Montenero di bisaccia

La prostituzione sulla Statale 16 arriva anche a nord, due donne abbordano clienti in strada. È la prima volta

Due ragazze presumibilmente di origine africana sono state notate da qualche giorno nell'area fra il ponte del Trigno e la zona del Mergolo, in territorio di Montenero. Sospetti che dietro ci sia una mano criminale

Due donne in abiti succinti e in atteggiamento chiaramente allusivo sono state notate da qualche giorno sulla statale 16 in territorio di Montenero di Bisaccia, fra il ponte sul fiume Trigno e la zona del torrente Mergolo, al confine con Petacciato. Si tratta evidentemente di due prostitute, una novità assoluta per una zona che finora non aveva mai conosciuto la prostituzione in strada, almeno non in quel punto particolarmente pericoloso della statale 16.

Le due ragazze trascorrono ore in strada nel tentativo di abbordare qualche automobilista e sono state segnalate e in qualche caso fotografate da alcuni conducenti rimasti stupefatti da quanto visto. Come detto, il territorio non era mai stato interessato da questa attività di prostituzione.

L’area sulla quale sostano le due donne, presumibilmente di origine africana (la prostituzione nigeriana è d’altronde una delle più comuni dalle nostre parti), è esattamente quella dei terreni finiti al centro della cronaca negli ultimi mesi, perché individuati nella cosiddetta South Beach, mega progetto di edilizia turistico residenziale che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe sorgere proprio a ridosso del mare fra il Trigno e il Mergolo. Al momento però quella è un’area completamente priva di insediamenti urbanistici e particolarmente trafficata a una velocità molto elevata.

Le due ragazze sostano in pieno giorno sul ciglio della strada mentre tir e auto sfrecciano a 100 all’ora, se non di più, e si può evincere come sia particolarmente pericoloso sia per loro che per eventuali clienti che dovessero accostare. Il problema principale è rappresentato però dal fatto che con altissima probabilità le due ragazze sono sfruttate da qualche ‘protettore’. Va rimarcato che il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione sono attività illegali, ed è facile ipotizzare che dietro possa esserci la mano della criminalità organizzata, come quasi sempre accade in questi casi.

Soltanto pochi giorni fa, lo scorso 30 giugno, i carabinieri di Termoli avevano arrestato un settantenne foggiano perché colto in flagrante mentre faceva scendere dalla sua auto una giovane romena per farla prostituire sulla statale 16 ma in territorio di Campomarino, dove purtroppo attività di questo tipo sono frequenti soprattutto al confine con la Puglia.

La piaga della prostituzione sembra adesso essere arrivata anche nell’area più a nord della costa molisana, quasi al confine con l’Abruzzo.

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