Termoli

Il centro lasciato nelle mani dei balordi con bagni a cielo aperto. Residenti: “Isola ecologica, pulizia e controlli ogni notte”

I cittadini del Comitato di quartiere Piazza Mercato tornano a far sentire la loro voce dopo che l'estate è iniziata. "Qui - dicono - non si dorme, è sporco, c'è cattivo odore perché gli angoli dei nostri palazzi sono il bagno a cielo aperto. Se parli, ti minacciano. Adesso basta, se non si interviene chiamiamo i Nas e ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica"

Questa volta sono pronti a rivolgersi a qualcuno più in alto, arrivare da chi potrebbe fare qualcosa di concreto intervenendo su una situazione che si trascina da anni e che qualche anno fa è arrivata a degenerare con una aggressione che ha fatto perdere un occhio a un cittadino e che ha portato nel 2013 alla costituzione del Comitato di quartiere Piazza Mercato.

Adesso i cittadini del centro di Termoli sono determinati e ancora una volta sul piede di guerra e tornano a denunciare una situazione che peggiora di giorno in giorno e diventa insopportabile. “Qui non si vive più”, reclamano alcuni residenti raccontando la loro vita quotidiana nel cuore della città adriatica in un caldo giorno di luglio.

I problemi tra via D’Andrea, Corso Nazionale, Corso Fratelli Brigida, via XX Settembre e Via Roma si acuiscono soprattutto con l’arrivo della bella stagione, quando le attività restano aperte  fino a notte fonda, tanti passeggiano in centro fino alle prime ore dell’alba e i clienti frequentano ristoranti e bar .

Il problema principale è rappresentato dai bidoni dell’immondizia. “Alcuni ristoratori – racconta una donna che vive nella parallela di Corso Nazionale – hanno spostato i loro bidoni dal loro ristorante alla mia traversa, di fronte casa mia e spesso ho ritrovato la mattina cartoni accanto al mio portone, per poco non occupavano anche l’ingresso. Poi se chiedi di lasciare libero il passaggio e il muro, ti minacciano. In un centro cittadino non si possono avere i bidoni accanto ai tavolini, sotto alle case e perennemente sporchi”.

Centro denuncia cittadini sporcizia

A questo si aggiunge anche il cattivo odore, “perché non puliscono, i bidoni sono sporchi e quando i proprietari dei localo lo fanno tutto viene riversato sulla strada, che infatti ha delle macchie scure indecenti”. Per non parlare delle urine, “questo è un bagno a cielo aperto – aggiunge una residente che vive nel quadrato diventato l’orinatoio di tutti – ho visto ragazzi e ragazze fare la pipì senza un minimo di imbarazzo, anche davanti alla porta della cucina di una coppia di anziani e se provi a dire qualcosa, ti rispondono male, con parolacce e minacce. E non è solo questo, perchè agli angoli vomitano. Il cattivo odore è insopportabile, siamo costretti a pulire tutti i giorni con acqua e candeggina. E ci sono anche i topi, che scorrazzano indisturbati. Uno schifo insomma”.

Centro denuncia cittadini sporcizia

Nei mesi scorsi il Comitato di quartiere Piazza Mercato ha incontrato il sindaco Francesco Roberti prima e l’assessore all’Ambiente Rita Colaci poi, ottenendo da loro la promessa di un lavaggio almeno due volte a settimana, “che – affermano – non è mai avvenuto. Noi – aggiungono – abbiamo portato delle proposte: prima di tutto l’isola ecologica in piazza Sant’Antonio, così da eliminare i bidoni accanto ai ristoranti e davanti alle nostre porte, con un maggior passaggio dei mezzi a ritirare i sacchi dell’immondizia, soprattutto l’umido. Poi anche maggiori controlli, soprattutto di notte dovrebbero passare i vigili, non solo in centro, anche nei vicoli dove troverebbero tanti ragazzini maleducati che usano gli angoli dei nostri palazzi, i bidoni e anche i sacchi dell’immondizia per fare la pipì, magari con le multe salate capiscono che devono finirla. Infine la pulizia costante delle strade e anche dei tombini che sono stati abbandonati e lasciati pieni di erbacce, sigarette, carta e fazzoletti, anche a causa dell’incuria della gente”.

Centro denuncia cittadini sporcizia

La questione legata all’ambiente non è la sola che gli iscritti al comitato, un centinaio tra residenti e anche commercianti e proprietari dei ristoranti, denunciano: a questa infatti si aggiunge anche il problema acustico legato alla musica fino a notte fonda, “va bene che è estate, che si deve lavorare e si vuole creare qualcosa, ma ci vorrebbe un minimo di controllo anche su questo con la verifica dei decibel.  In casa – conclude una residente – non si sente la televisione e delle volte non ci sentiamo tra di noi. Noi non vogliamo mettere i bastoni tre le ruote a nessuno, perché il lavoro è la prima cosa ed è fondamentale, ma ci vuole rispetto e una buona organizzazione per non creare disagi a nessuno e offrire un centro cittadino che meriti di essere chiamato così”.

“Se non si farà qualcosa, questa volta andiamo dalla Procura della Repubblica e dai Nas, perchè davanti alle promesse non mantenute siamo stanchi”.

“E – aggiunge una residente – io penso che mi trasferirò altrove, così non si può più vivere”. (E.B.)

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