Quanti operai saranno impiegati?

Gigafactory a Termoli, Pd frena l’entusiasmo: “Prima vogliamo sapere se il progetto salvaguarderà i posti di lavoro”

L’obiettivo – spiega il Partito Democratico che ha lanciato l’allarme sul ridimensionamento dello stabilimento – “non è di costruire nuove fabbriche, ma di riconvertire gli stabilimenti che hanno sempre prodotto motori termici”.  

La decisione a sorpresa di realizzare la Gigafactory di Stellantis a Termoli provoca reazioni entusiastiche nel mondo sindacale, imprenditoriale e politico. Dal Governatore Toma al sindaco di Termoli Roberti, fioccano le reazioni di soddisfazione che mettono a tacere le voci insistenti (e in parte confermate dal massiccio impiego della cassa integrazione) circa l’ipotesi di un drastico ridimensionamento della più grande fabbrica del Molise.

Ma in realtà- fa riflettere oggi il Partito Democratico che è intervenuto in merito alla questione Fiat anche con una conferenza stampa davanti lo stabilimento di Rivolta del Re qualche giorno fa – nessuno sa ancora se il progetto annunciato da Carlos Tavares, ad del gruppo, salvaguarderà tutti i posti di lavoro di Termoli.

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“Per ora quello che si sa è che a Termoli approderà la terza gigafactory d’Europa cioè la fabbrica per la produzione di batterie in uso ai veicoli elettrici. Sicuramente è una bella notizia e non possiamo che esserne felici – spiega il Partito Democratico – soprattutto dopo le voci di un futuro incerto che sono circolate nelle settimane precedenti per il destino dello stabilimento. Tuttavia – aggiunge il Pd – non è chiaro e non è stato ancora deciso se si tratterà di una totale riconversione oppure se la produzione di batterie affiancherà quella dei motori”.

Il partito regionale, il circolo di Termoli e la federazione del basso Molise garantiscono di continuare a monitorare la situazione per la piena tutela dei lavoratori e per la difesa del territorio. “Ci auguriamo che il progetto venga realizzato come è stato annunciato, salvaguardando tutti i posti di lavoro e che non sia solo fumo negli occhi, come lo è stato per la partenza della produzione del nuovo motore ibrido, già  annunciato e rinviato per tre volte dall’inizio del 2020, che prevedeva l’avvio della produzione a inizio del 2021″.

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