L'appello del consigliere cefaratti

Esercito in Molise per vaccinare fragili e anziani, Cefaratti: “Missione deve continuare”

Il 20 luglio scadrà l'incarico alle squadre che dal 24 marzo scorso portano i vaccini a domicilio dei soggetti impossibilitati a raggiungere i centri vaccinali. Il vice presidente del Consiglio regionale chiede una proroga: "Ci sono fasce d’età ancora da coprire e lo stop dell’attività rappresenta una perdita grave per il Molise".

Hanno somministrato i preparati anti Covid-19 alle persone molto anziane o impossibilitate a raggiungere i centri vaccinali della nostra regione. Sono in missione dal 24 marzo e il 20 luglio prossimo il loro incarico scadrà. Ma c’è già chi, come il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Cefaratti, chiede di prolungare la presenza dell’Esercito Italiano in Molise.

Le squadre, infatti, hanno effettuato vaccini a domicilio in zone difficilmente accessibili, sino ad arrivare ad una media giornaliera di 42 somministrazioni. Tra una settimana questo prezioso contributo finirà.

“Voglio ringraziare – ha detto in premessa l’esponente di Orgoglio Molise – il responsabile dell’unità operativa dell’Esercito nella nostra regione, il colonnello Costanzo di Iorio, ed il suo staff, per il lavoro svolto in questi mesi. Un impatto decisivo nella campagna vaccinale in Molise. I gruppi dell’Esercito, casa per casa, hanno somministrato vaccini ai soggetti fragili ed ultra fragili. Un impegno che interpreta al massimo, il lavoro che stiamo portando avanti in IV Commissione in merito  alla “Medicina Territoriale”. La presenza dell’Esercito è stata utilissima al territorio ed ha avuto un riscontro positivo sotto tutti i punti di vista. Le famiglie molisane hanno accolto con favore l’arrivo dei militari che hanno raggiunto, anche, i luoghi più impervi del territorio. “Medicina Territoriale” intesa come  potenziamento dell’assistenza, come strumento essenziale per realizzare un sistema sanitario sostenibile, attento al ruolo della prevenzione e della tutela dell’ambiente.

Ebbene posso affermare, con ferma convinzione – dichiara ancora Cefaratti –  che l’opera dell’Esercito deve essere prorogata. Ci sono fasce d’età ancora da coprire e lo stop dell’attività, prevista il 20 luglio, rappresenta una perdita grave per il Molise. Sarà difficile sostituire questi team che hanno collaborato a stretto giro con le Usca e l’Asrem, per questi motivi il mio appello va al generale Figliuolo e a tutti i vertici della sanità molisana per far proseguire il lavoro dell’Esercito oltre la data di scadenza. I servizi che funzionano, come testimoniano tantissime famiglie molisane, devono proseguire e devono essere sostenuti, soprattutto in questa fase in cui si intravede la luce in fondo al tunnel”.