Niente medici. Una delle conseguenze della carenza di camici bianchi è la mancata attivazione – fino a questo momento – del servizio di guardia medica turistica. Benchè previsto dai bandi Asrem dal 1 luglio dal 31 agosto, nel momento di massimo affollamento nelle località marine, il servizio non è partito. Ed è la prima volta da decenni, a dimostrazione del livello di emergenza in cui versa la medicina territoriale in Molise.
L’allarme è rilanciato da Giancarlo Totaro, patologo clinico, che si interroga circa lo strano silenzio della politica molisana sull’ennesima carenza della medicina di territorio. “E’ veramente strano che nessun politico del basso Molise se ne sia accorto ed abbia protestato o chiesto spiegazioni per questa ennesima sospensione di un servizio turistico storico”.
Al bando Asrem per l’attivazione della guardia turistica ha risposto un solo medico e le conseguenze sono due: la guardia turistica non c’è ed è stata soppressa anche la seconda unità aggiuntiva notturna a Campomarino, dove sono rimasti solo 2 medici titolari di Continuità Assistenziale. Stessa situazione si registra a Termoli e a Montenero di Bisaccia.
“E se fossero adibiti momentaneamente al servizio di assistenza ai turisti i medici delle Usca, contratto permettendo?” chiede Totaro, evocando una soluzione che in altri territori ha trovato spazio e concretezza. D’altrondc una soluzione bisogna cercarla, in ogni modo: “Prima le sospensioni delle sedi del 118, la demedicalizzazione delle ambulanze, ora lo stop della guardia medica turistica e presto, lo dicono i numeri, toccherà anche agli ambulatori di Guardia Medica . Un servizio, quello della continuità assistenziale, che non vede un “concorso” per la ricerca di medici da prima del 2007: da oltre 14 anni”.
Tutti si riempiono la bocca con la valorizzazione della medicina del territorio, prosegue Totaro, “ma la verità è che è in atto una ecatombe del servizio dell’emergenza- urgenza 118 e della non differibilità – continuità assistenziale.
Una situazione di carenza di medici drammatica che in Molise pare non trovi soluzioni, né in ospedale nè sul territorio”.
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