Murales, certo, ma tanto altro. Si parla di sociale, di dare una mano concreta nei quartieri di periferia, lasciati a volte al loro destino. Il lavoro di ‘Malatesta Associati’ va oltre il semplice disegno, dipinto sulla facciata di un palazzo: è impegno concreto per la propria città. E la nuova opera che sta venendo fuori in via Marche 133, nel quartiere San Giovanni a Campobasso, va proprio in tale direzione.
Il tema scelto dai writer, infatti, è l’ambiente, spesso deturpato, raramente salvaguardato, coccolato, preservato. E le recenti terribili alluvioni, oltre che le temperature bollenti registrate dal Canada alla Turchia confermano proprio questo.
Gli autori, il campobassano Davide Smake e il tarantino Mrblobart, non rivelano il titolo: “Sarà segreto fino alla fine, nel giro di una settimana dieci giorni sarà completato il murale” spiegano. Nel murale ci sarà comunque una citazione del territorio molisano.
“Questo è un quartiere popolare dove si fanno degli interventi artistici con il Draw the line dal 2015 – sottolinea Stefano Vavolo di Malatesta Associati –. Questa è la dodicesima facciata di un palazzo che viene dipinta qui. Questo è un anno particolare, festeggiamo i 10 anni di questo progetto, correlato a tutto quello che è il mondo artistico dei graffiti, della street art puntando su alcune aree della città. Questa è l’ultima facciata in questo quartiere”.
Si passerà poi infatti in altre zone della città: “Stiamo ultimando la progettazione di questa edizione che ci vedrà in altri quartieri, pensiamo al Cep o a Fontanavecchia, dove già è iniziato un progetto legato ai Misteri due anni fa”.
Ma come detto oltre ai graffiti c’è tanto altro: “L’arte fa da tramite per accendere un riflettore su situazioni che non vengono alla luce. Oltre a dipingere noi ci impegniamo da sempre nell’aspetto sociale all’interno del quartiere e al tempo stesso cerchiamo di recuperare le zone adiacenti ai palazzi lasciate all’incuria da anni. Anche qui intorno c’erano solo erbacce e abbiamo provveduto a ripulire tutto grazie all’aiuto sia dei condomini che degli associati e di altre associazioni, con cui stiamo portando alla luce questo posto per poi riviverlo insieme e lasciare anche un contributo al quartiere”.
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