Castelmauro e cerro al volturno

Mancano i medici 118, la mannaia dei tagli: postazioni restano senza medico. Sindaci annunciano denunce e battaglie

A rischio il servizio di emergenza, soprattutto con l'estate. Al bando Asrem per reperire 25 operatori sanitari di 118 hanno risposto solo 4, e il risultato è che mancano i medici a supporto delle postazioni di emergenza. Come a Castelmauro e Cerro, dove da oggi i soccorsi saranno garantiti solo dall'infermiere e dal volontario. Il medico sarà chiamato solo per i casi gravi, ma intanto i tempi di soccorso si allungheranno, con potenziali rischi per le vite umane.

Il pronostico peggiore si è avverato: da oggi, 1° luglio, la postazione del 118 di base a Castelmauro è priva del medico. A garantire il servizio di soccorso c’è l’ambulanza con l’infermiere e il soccorritore volontario, oltre all’autista. Il medico invece manca: ce ne sono troppo pochi rispetti alle esigenze reali del territorio.

La stessa situazione si verifica Cerro al Volturno: “l’Asrem taglia il medico al 118. La sede sarà sempre operativa con il personale sanitario ma il territorio sarà penalizzato” conferma il sindaco Remo Di Ianni, che parla di “danno enorme per il territorio” e annuncia battaglia.

Ne avevamo parlato poco tempo fa, anticipando che il rischio di tagli al 118 – che in estate è doppiamente prezioso visto l’aumento della popolazione residente e l’incremento di spostamenti sulle strade –portando i numeri del disastro annunciato: i medici 118 da organico dovrebbero essere 96, ma nella realtà ne sono 56. Mancano all’appello 40 camici bianchi, e al bando pubblicato tempo fa dalla Asrem per reperire 25 figure con i requisiti per lavorare nelle postazioni delle emergenze hanno risposto soltanto 4 interessati.

Medici 118, l’emorragia è inarrestabile: ne servono 96, ce ne sono 56. E al bando hanno risposto solo 4

 

Ancora una volta si dovrà fare i conti con i contratti a termine, prestazioni aggiuntive, con tutto quello che ne consegue. Ancora una volta la medicina territoriale costretta a fare i conti con ridimensionamenti impossibili.

Ma, quel che è peggio, i conti si faranno anche con la mancanza di un medico a bordo. E questo vale, per ora, a Castelmauro, dove la postazione dell’emergenza serve una zona nella quale sono compresi diversi Comuni fra cui quello di Civitacampomarano il cui sindaco Paolo Manuele scrive: “Ho appreso che il nostro territorio, servito per l’emergenza dalla postazione 118 di Castelmauro, resterà con un equipaggio privo della figura del medico. Quindi sembrerebbe che quanto paventato nei giorni scorsi, diventi realtà. Se ciò sarà confermato, è un’altra pagina che si aggiunge ad una serie di falle di un sistema sanitario in sofferenza e questa, come spesso qualcuno fa, non può essere fatta passare solo come dovuta alla carenze delle figure professionali. Vogliamo parlare di organizzazione? Vogliamo parlare Di programmazione? Vogliamo parlare della rete dell’emergenza? Vogliamo parlare della mancanza di raccordo tra rete dell’emergenza territoriale ed ospedaliera per le patologie tempo-dipendenti? Vogliamo sapere chi ha fatto l’atto, con quali parametri, ed a che titolo. Soprattutto sono stati predisposti protocolli e linee guida? Statene certi che vi verrà chiesto il conto”.

Parole dure, che esprimono il timore che l’assistenza non possa essere garantita come da protocollo. Manuele ha annunciato che porterà il caso alla Procura della Repubblica perchè viene leso fortemente il diritto alla salute. La mancanza del medico sull’ambulanza del 118 infatti comporterà un prolungamento dei tempi di soccorso e una incognita sulle patologie tempo dipendenti. Se nella postazione 118 mobile manca il medico, infatti, e se il medico verrà chiamato da una postazione vicina solo in base alla gravità del caso, come si farà in presenza di ictus, ischemie, incidenti stradali (che peraltro si moltiplicano con frequenza preoccupante proprio durante l’estate)? Il tempo massimo di un soccorso di questo tipo è, secondo i riferimenti normativi, pari a 20 minuti. Se il tempo gioca un ruolo determinante ma il medico può arrivare solo in un secondo momento, come verrà garantito che le vite umane potranno essere salvate?

Il primo cittadino di Cerro al Volturno, altro comune in cui la postazione 118 di base è priva di medico, in una lettera ai cittadini scrive: “Come tutti ormai sappiamo, nella nostra Regione si sta vivendo un momento di profonda difficoltà dal punto di vista sanitario, tanto che possiamo senza timore di sbagliare definirla una vera e propria emergenza, di cui si sta parlando anche a livello nazionale, fino a paventare addirittura l’intervento di Emergency per assicurare a tutti i Livelli essenziali di assistenza (LEA). Purtroppo dopo l’annuncio di qualche settimana fa, mi è stata comunicata pochi minuti fa la decisione da parte della ASREM di demedicalizzare già da domani alcune strutture del  118 tra cui anche quella di Cerro al Volturno, che subisce un inevitabile taglio dovuto alla carenza dei medici disponibili nella nostra regione.

Lo scorso 21 giugno è stato pubblicato un bando atto a scongiurare i tagli, ma solamente 2 medici hanno risposto.

Questo, nonostante il nostro impegno, non ci consente almeno per ora di tenere il medico, nella nostra postazione, che comunque resterà aperta. Insieme a questa notizia non posso non comunicarvi tutta la mia amarezza e quella dell’intera Amministrazione che rimarrà comunque vigile sul problema, perseguendo tutte le iniziative necessarie per il ripristino della presenza del medico, importante quanto decisivo, per tutto il territorio della Valle del Volturno.

Nondimeno, rivolgiamo al Direttore Generale della Asrem dottor Florenzano, un invito convinto e deciso affinché insieme si possa trovare una soluzione. Mentre tutti gli ospedali della nostra area sono in grande difficoltà, fino quasi a non riuscire a garantire i servizi minimi di assistenza, demedicalizzare alcune strutture del 118 compresa quella di Cerro al Volturno, significa indebolire in maniera drammatica un territorio vasto e già carente di troppo altro come il nostro”.

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