Civita resiste

Cvtà street fest, passato e futuro si intrecciano nei due nuovi murales

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, pur di ritornare a respirare un po’ di normalità e incrociare gli sguardi di artisti internazionali, nel piccolo borgo molisano quest’anno è la volta degli artisti Cristian Blanxer (17-24 giugno) e Thiago Mazza (1-7 luglio). Il primo, spagnolo, insieme allo street artist Victor Garcia Repo, ha regalato a Civita uno sguardo sul futuro

Non è estate in Molise senza Cvtà Street Fest. Come stabilito, l’edizione – seppur ridotta – è andata in scena con due artisti provenienti dalla Spagna e uno dal Brasile.

Gli spagnoli Cristian Blanxer e Victor Garcia Repo hanno realizzato due murales in cui passato e futuro si allacciano in un senso di continuità temporale.

Cristian Blanxer e Victor Garcia Repo, i due street artist spagnoli arrivati a Civitacampomarano per l’edizione 2021 di Cvtà Street Fest, hanno fatto gli zaini e si sono rimessi in viaggio lasciando il loro personale omaggio agli abitanti dopo una settimana vissuta a contatto con l’umanità e il calore del piccolo borgo molisano.

Il loro murale, realizzato a pennello, è uno sguardo al futuro di Civitacampomarano, mantenendo però saldi i legami con la terra. Le nostre radici si dissetano di scorci, profumi, ricordi, angoli di città e di campagna. La memoria riaffiora quando osserviamo un dettaglio, una scintilla che ci fa tornare indietro nel tempo. Un conforto materno, ricordare le esperienze legate a momenti andati.

murale civitacampomarano 2021 Cristian Blanxer

Nelle viuzze di Civitacampomarano hanno camminato generazioni su generazioni, hanno sostato sugli usci delle porte per chiacchierare, si sono sedute su sedie di legno e vimini per trovare ristoro nelle estati calde. Un cammino che sembrava destinato a interrompersi, ma qui l’arte ha ridato una vita, una luce. Potente, colorata, contagiosa.

Ecco perché Civitacampomarano non è solo un paesino di trecento abitanti arroccato, ma è anche il sorriso di una bambina, Emma, che su queste strade sta imparando a mettere un passo avanti a un altro. È lei, infatti, che abbraccia il popolo, il suo vestito è il suo luogo d’origine e lo porterà sempre con sé, nella sua anima. Qui, dove si intrecciano rughe e capelli canuti, c’è anche la radiosità di chi sta crescendo. E che guarda al futuro con un sorriso timido, ma genuino.

In realtà il duo spagnolo, nei giorni in cui erano impegnati a realizzare il murale, si è ritagliato qualche ora per donare al paese un’altra opera suggestiva, il “vero” regalo di Cristian e Victor agli abitanti di Civitacampomarano. Scorrendo le varie foto del festival e della memoria passata, si sono imbattuti in una vecchia istantanea in bianco e nero, familiare e spensierata: quattro ragazze sorridenti affacciate da una finestra.

foto per murale civitacampomarano

Così, su un muro della parte vecchia della città, hanno voluto far riaffiorare quest’immagine legata al passato, ma che si intreccia con il presente. Le due bambine più piccole, due sorelle, sono Maria e Graziella, una vive ancora a Civitacampomarano, l’altra si è trasferita a Roma. Nella capitale è andata a vivere anni fa anche Antonietta, mentre Giulia è emigrata in Argentina tra gli anni Cinquanta e Sessanta. In questo intervento risiede tutto lo spirito che accompagna dal 2016 il festival di street art di Cvtà.

murale civitacampomarano 2021 Cristian Blanxer

In questi giorni è arrivato anche il brasiliano Thiago Mazza che realizzerà l’altro murale di questa edizione.

 

Nonostante la pandemia e gli effetti collaterali come lockdown, zone rosse e difficoltà di spostamento e organizzazione, Cvtà Street Fest, ideato nel 2016 dall’artista Alice Pasquini, anche quest’anno è tornato seppur sotto una veste differente e non come un vero e proprio festival di street art.

Merletti come ragnatele, palline colorate e una fermata “per ripartire”. I residenti di Civita tengono vivo il festival

Dopo l’edizione 2020 (vedi articolo sopra), infatti, che ha visto coinvolta la comunità con l’installazione di opere coordinate via Zoom dagli artisti a distanza, quest’anno gli organizzatori hanno deciso di raccogliere energie e sforzi per chiamare in Molise gli artisti Cristian Blanxer e Thiago Mazza, in due sessioni differenti: lo spagnolo presente a Civitacampomarano dal 17 al 24 giugno, mentre il brasiliano lavorerà – sta lavorando – dal 1 al 7 luglio.

Spagna, Brasile e un piccolo paese che funge da fulcro per una nuova rinascita artistica e personale: “Il Paese Sudamericano è stato uno dei più messi in ginocchio a causa del Covid-19 così come l’Italia e la Spagna all’inizio della pandemia – spiega Alice Pasquini –. Civitacampomarano ha vissuto due mesi di zona rossa a inizio 2021 con solamente i negozi alimentari aperti e l’insegna della farmacia accesa: qui il coronavirus è arrivato, con 30 casi che in una popolazione ristretta equivale al 10 per cento, sono morte due persone, ma immaginate la preoccupazione per i residenti anziani. Così con questi spiragli di normalità all’orizzonte, abbiamo voluto riportare quella che è diventata la “normalità” di questo borgo, la street art è di casa e abbiamo scelto due artisti che possono vivere anche loro questa esperienza come ripresa della propria vita artistica ed espressiva”.

L’identità peculiare del luogo, a cui si aggiungono i suoi simboli storici e culturali e antropologici, fungono da ispirazione per i due artisti.

Cristian Blanxer modella i suoi volti intersecando e sovrapponendo armoniosamente le silhouette dei lineamenti facciali con paesaggi naturali, urbani oppure onirici. Thiago Mazza, attratto da composizioni colorate sospese tra flora e fauna, studierà la vegetazione di Civitacampomarano per realizzare la sua opera.

Opere, in ogni caso, site-specific che si inseriscono di fatto in una pinacoteca già ricca e attrattiva non solo per turisti, ma per gli stessi artisti internazionali: le mura esterne delle abitazioni del paese, ora screpolate, ora nuovamente frizzanti, negli anni hanno alimentato un pellegrinaggio innescando visite guidate per veri appassionati.

Questa edizione sui generis è stata organizzata dall’associazione culturale CivtArt con la partecipazione della ProLoco Vincenzo Cuoco e il Comune di Civitacampomarano. Fondamentale, inoltre, è stato il contributo degli sponsor – Lulli Oil Distribution, Albanese Perforazioni, Centro Allarme Molise, Neoon e Ipd Sistemi Edili – che mai come quest’anno hanno creduto nell’importanza di realizzare un doppio evento che riportasse nel borgo molisano un po’ di serenità e spensieratezza.

Alice Pasquini, come più volte vi abbiamo raccontato, rispondendo sei anni fa all’appello di un gruppo di giovani animatori di una cittadina semiabbandonata in provincia di Campobasso, ha scoperto che si trattava di Civitacampomarano, città di origine della sua famiglia materna. Da allora, instancabilmente, ha coinvolto colleghi street artist di ogni parte del mondo, impegnandoli nella libera interpretazione della ricostruzione artistica della bellissima cittadina: “Ogni anno ci sono meno persone, la natura si riappropria degli spazi e ciclicamente i residenti abbandonano le vecchie case pericolanti per andare nella zona nuova. Luoghi così sono destinati a scomparire eppure con Cvtà abbiamo dimostrato che la comunità esiste e resiste.

Da utopia si è trasformato in economia, sono arrivati turisti, cittadini stranieri hanno comprato casa qui, la volontà di fare Cvtà nasce perché ho visto la reazione degli abitanti, la loro resilienza è commovente”.

La resilienza che passa anche dall’arte. Una determinazione contro lo spopolamento, una forma di resistenza colorata e dai forti legami simbolici. È un modo di ripartire dal territorio e valorizzarlo contrastando l’abbandono e il degrado di una parte d’Italia spesso ingiustamente dimenticata. La street art si è appiccicata sulla pelle rugosa di Civitacampomarano e come ricorda la scritta “resiste” realizzata da Biancoshock durante la prima edizione, ci pensano ancora gli abitanti del luogo a ricordare a tutti che loro “esistono”.

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