Protetti con doppia dose

Covid e Delta, i più colpiti sono i non vaccinati: il mega cluster di Guglionesi conferma i dati nazionali

Su 50 casi quasi tutti riguardano giovanissimi completamente scoperti dalla immunizzazione. Non è vaccinata nemmeno la giovane donna ricoverata ieri in Malattie infettive al Cardarelli, anche lei residente a Guglionesi dove si è sviluppato un focolaio di grandi dimensioni, che ogni giorno registra una media di 6 nuovi positivi.

La variante in circolazione, come confermato dai dati pre-screening di laboratorio, è la famigerata Delta, contraddistinta da una maggiore trasmissibilità (fino al 110% in più) e prossima a divenire dominante. Al momento ci sono 49 guglionesani con infezione da Sars-Cov-2, mentre altri due sono guariti nelle ultime ore. In larghissima percentuale si tratta di giovanissimi minorenni che non hanno ricevuto il vaccino ma che, secondo una indagine compiuta dall’incrocio fra nominativi e banca dati regionale, non si sono proprio iscritti alla piattaforma riservata alla fascia di età compresa fra i 12 e i 17 anni.

È anche vero che la campagna di immunizzazione in Molise per quanto riguarda i più giovani è ancora indietro tanto che anche chi, dal paese bassomolisano, sostiene di aver registrato il proprio figlio sul database non è stato ancora chiamato per la prima dose del vaccino.

Così come non risulta vaccinata la giovane donna che sabato è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cardarelli a causa del Covid. Un ricovero che pare essere dettato più da esigenze preventive che da gravi condizioni cliniche. Nel caso della donna (meno di 40 anni) dietro ci sarebbe la decisione di non vaccinarsi, almeno in questo momento. Per la fascia di età tra i 30 e i 39 anni infatti la campagna è a buon punto e sono più di 20mila le persone che hanno avuto almeno una dose.

 

Le indagini epidemiologiche in paese stanno andando avanti con nuovi tamponi sui contatti a rischio che, trattandosi di ragazzini, sono un numero importante da testare. Asrem sta effettuando altri test sui coetanei degli amici degli adolescenti che si trovano in quarantena e sui rispettivi familiari. Il paese in questi giorni sembra svuotato, privo delle voci e del chiasso che d’abitudine appartiene ai più giovani. Da oggi (18 luglio, e fino al 25 luglio) vige l’obbligo di indossare la mascherina sia al chiuso che all’aperto per tutti i residenti di Guglionesi. L’ordinanza vale anche per chi ha soggiornato in paese nelle ultime 72 ore e per chi arriva da fuori e si trattiene, per le ragioni più varie, in paese.

Cluster di Guglionesi, ordinanza di Toma: per tutti i residenti mascherina obbligatoria sia al chiuso che all’aperto

Il caso-Guglionesi ha molto a che fare con l’attuale situazione pandemica del nostro Paese, dove l’età media degli infetti si è abbassata notevolmente (è di 28 anni) e i ricoveri sono in proporzione molto inferiori ai nuovi contagi, questi ultimi in netta crescita sospinti appunto dalla contagiosa variante Delta. In Molise, nonostante il deciso aumento di contagi, sul fronte ospedalizzazioni la situazione è ancora decisamente favorevole: la Terapia Intensiva è vuota dal 3 giugno e ieri si è registrato un nuovo ricovero dacchè non succedeva da tre settimane. Appunto quello della donna di Guglionesi, non vaccinata.

D’altra parte gli studi dicono proprio questo. Il nuovo bollettino epidemiologico curato dall’Istituto superiore di Sanità fornisce i dati sull’efficacia dei vaccini basati sui casi reali in Italia degli ultimi tre mesi. Vengono presi  in esame infatti le infezioni, i ricoveri e i decessi da Covid-19 che si sono verificati dal 4 aprile (approssimativamente la data in cui la vaccinazione è stata estesa alla popolazione generale, spiega l’Iss) all’11 luglio.

I casi sono stati associati dall’Iss alla condizione dell’individuo rispetto alla campagna vaccinale: vaccinato con ciclo incompleto (una sola dose, in attesa della seconda), vaccinato con ciclo completo (due dosi, oppure una dose di Johnson&Jonhson, o ancora una sola dose per chi ha avuto il Covid da meno di 6 mesi) e infine non vaccinato.

Ebbene, i dati confermano la validità dei vaccini e in particolare della doppia dose rispetto alla singola. In media l’efficacia nel proteggere dall’infezione è del 71,33% nel caso del ciclo incompleto, ma dell’88,52% se si sono fatte entrambe le dosi.

Ancora più elevata la protezione rispetto al ricovero in ospedale. L’efficacia in questo caso è in media dell’80,83% nel ciclo incompleto e del 94,57% nel ciclo completo. Per il ricovero in terapia intensiva le percentuali sono dell’88,08% per una dose e del 97,3% per due dosi. Infine i decessi: protezione al 79,01% con una dose e al 95,8% con due.

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