Termoli

Comitato San Timoteo: “Bene sospensiva Tar ma servono medici a tempo indeterminato”

Il Presidente del Comitato San Timoteo di Termoli Nicola Felice commenta con soddisfazione la sospensiva del Tar ma invita a una programmazione sanitaria efficace

La notizia, giusta e molto attesa, della sospensione della chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale San Timoteo, disposta dal Tar, accogliendo il ricorso di alcuni Sindaci del Basso Molise, in primis quello di Termoli, alle disposizioni dell’Asrem e del Commissario ad acta, per il momento ci soddisfa.

Questo però è una soluzione emergenziale e provvisoria.

La soluzione definitiva sia per il Punto Nascite che per altri servizi sanitari, le specialistiche e le funzioni dei presidi ospedalieri dovrà essere affrontata e risolta con la redazione del nuovo P.O. 2019/2021.

Per conservare il Punto Nascite al San Timoteo necessita una attenzione particolare, considerato che ancora ad oggi ogni Punto Nascite deve avere almeno 500 parti in un anno. Valore questo ben superiore a quello che negli ultimi anni si è registrato al San al Timoteo. Vani sono stati gli appelli rivolti alla dirigenza Asrem, per dare soluzione alle criticità più volte segnalate, in primis assunzione di personale.

Si ricorda che L’Asrem non ha dato attuazione al piano del fabbisogno del personale sanitario, disposto dal Commissario Giustini. Piano inviato al Ministero della Salute, come richiesto a tutte le regioni. Al detto Piano vi era anche un cronoprogramma per l’espletamento dei concorsi e assunzioni dì personale.

LAsrem negli ultimi tempi ha continuato a bandire concorsi a tempo determinato e per fare fronte alle stringenti necessità di personale a utilizzare personale in servizio con prestazioni aggiuntive.

A dimostrazione di ciò si rileva dagli atti amministrativi dell’Asrem che nei soli ultimi due anni (2019-2020) è stato speso circa un milione di euro per prestazioni aggiuntive. Pare che la maggior parte di dette prestazioni non godevano di atti amministrativi autorizzativi, al punto che molti professionisti, esecutori di prestazioni, per ottenere il compenso dovuto hanno seguito le vie legali.

Si torna a sollecitare la direzione Asrem a indire concorsi di assicurazione a tempo indeterminato, in primis per i primari dei reparti, importante azione che dà anche il valore di credere in una struttura ospedaliera.

Resta forte l’amarezza che per avere i diritti riconosciuti a tutti dalla nostra Costituzione, troppo spesso i cittadini si devono appellare al servizio giudiziario. Ciò dimostra che non tutti, e sempre, i preposti a svolgere le funzioni in rappresentanza delle Comunità assolvono in pieno i loro compiti.

Grazie a quanti si sono prodigati, e si auspica anche per il futuro, con le competenze e possibilità a tutelare i diritti dei cittadini.

Prima vittoria per Termoli: il Tar accoglie il ricorso e riapre il Punto Nascite del San Timoteo

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