Agnone

Appicca il fuoco in un bosco, arrestato piromane di 50 anni

E' finito in manette l'uomo accusato di un incendio boschivo e, pur avendo provato a fuggire, è stato incastrato dai Carabinieri di Agnone. Attualmente è ai domiciliari in attesa dell'udienza

E’ stato arrestato nel giro di poche ore il piromane che, al termine delle indagini dei Carabinieri, è considerato l’autore di alcuni dei roghi che ieri (29 luglio) hanno interessato l’alto Molise: è un uomo di 50 anni di Agnone. Le fiamme hanno devasto un’area di oltre un ettaro, peraltro prossima ad alcune abitazioni ed è stato domato grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Agnone.

I militari erano intervenuti dopo essere stati allertati da alcuni cittadini: giunti immediatamente nel luogo in cui era scoppiato l’incendio, di cui è stata subito ipotizzata l’origine dolosa, i carabinieri avevano notato una persona che, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, aveva provato a nascondersi nel sottobosco. E’ stato inutile: l’uomo è stato acciuffato. Aveva le mani ancora annerite dalla fuliggine. L’odore di bruciato sui vestiti ed altre tracce di combustione sono stati altri elementi importanti raccolti dagli investigatori. Inoltre, aveva nascosto diversi accendini che emerso dalla successiva perquisizione che ha confermato ulteriormente i sospetti.

Portato in Caserma per gli accertamenti di rito, i Carabinieri hanno accertato che già alcuni anni prima il 50enne si era reso responsabile dello stesso reato. Quindi, si è proceduto al suo arresto in flagranza di reato.

Di quanto accaduto è stata data contestuale notizia alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, diretta dal dottor Carlo Fucci e il pm di turno, il dottor Marco Gaeta, che ha disposto che l’uomo fosse sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza che avrà luogo la prossima settimana.

“Anche quest’anno, nel corso del periodo estivo, numerosi incendi, quasi sempre di origine dolosa, stanno affliggendo il territorio nazionale determinando danni incalcolabili al patrimonio ambientale, provocando la morte di centinaia di animali sia selvatici che da reddito, la distruzione di interi boschi nonché creando serio pericolo per l’incolumità di intere comunità.

E’ proprio per questo che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia – si legge in una nota diramata dall’Arma – ha predisposto l’intensificazione di una serie di servizi finalizzati a cogliere da un lato ogni fonte informativa al fine di prevenire l’insorgenza di simili fenomeni e, dall’altro, garantire un pronto intervento di natura repressiva volto ad individuare i responsabili di tali eventi delittuosi”.

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