Disastro sanità

27mila molisani rischiano di morire perché il soccorso medico non è più garantito: i sindaci scrivono al Ministro e si appellano ai magistrati

Diffida di 3 primi cittadini del Molise (Sant’Elia, Castelmauro e Cerro al Volturno) dopo il taglio del medico di bordo sulle ambulanze 118. La nota al titolare della salute Roberto Speranza e la diffida al direttore generale Asrem

Scrivono al Ministero della Salute per chiedere di ripristinare subito le ambulanze 118 con medico a bordo. Ne sono state soppresse – per il momento – 3. Succede a Sant’Elia a Pianisi, Castelmauro e Cerro al Volturno, dove dal 1° luglio scorso non ci sono più le postazioni di soccorso 118 col medico, ma solo ambulanze con infermiere che in caso di patologie gravi non potrebbe comunque intervenire. E dunque? Dunque si rischia di morire nel frattempo, o quantomeno di non essere adeguatamente assistiti fino all’arrivo in ospedale.

I sindaci che già hanno diffidato Asrem tornano alla carica e non si rassegnano certo, sostengono nella nota, a vedere compromesso il diritto costituzionale alla salute nei confronti della popolazione residente nei comuni che amministrano. Non si tratta soltanto di 4 paesi, ma di un vasto territorio visto che le postazioni servono zone ben più ampie e decine di comuni: quella di Sant’Elia 5mila abitanti, quella di Castelmauro 10mila abitanti e quella di Cerro al Volturno 12mila.

118 senza medico – DIFFIDA DEI SINDACI

Le postazioni prive di medico “violano anche il diritto a un soccorso tempestivo perché in caso di patologie tempo dipendenti (infarti, ictus, aneurisma eccetera) e in caso di incidenti stradali i tempi di soccorso sulla carta garantiti in massimo 10 minuti si allungano fino a 40-45 minuti”. Già, perché dovrebbe arrivare l’ambulanza dotata di medico a bordo da centri più vicini che sono Campobasso, Trivento e Isernia dove c’è l’ambulanza dotata di medico. Ma cosa succede in 40 minuti a un paziente grave?

“E’ a rischio la vita delle persone, dei nostri cittadini che spesso sono anziani e malati” la sintesi dei sindaci, che prendono di mira una decisione pianificata a tavolino “senza considerare la complessità morfologica del territorio montano, la viabilità interna già fortemente compromessa, la distanza dei comuni interessati dalle postazioni di Campobasso, Trivento”.

È un disastro, e il termine non è mai stato più calzante come in questo caso, malgrado il Molise stia venendo fuori da una crisi pandemica che ha rivelato da tempo le profonde falle della sanità e che avrebbe dovuto costringere a una organizzazione seria la medicina territoriale.

La soluzione dei tagli per carenza di medici appare inaccettabile ai sindaci Biagio Faiella di Sant’Elia, Flavio Boccardo di Castelmauro e Remo di Ianni di Cerro al Volturno, che diffidano nuovamente il direttore generale Asrem Oreste Florenzano a “revocare la decisione di sopprimere la postazione medica del 118, ad adottare le misure straordinarie necessarie a coprire i posti vacanti fino alla risoluzione della problematica”.

Chiedono anche in via urgente un incontro alla presenza di tutte le autorità coinvolte, quindi anche la Giunta regionale del Molise, la Prefettura di Campobasso e la Conferenza dei sindaci. “Chiediamo la convocazione della conferenza dei sindaci del Molise per affrontare, in via plenaria, le questioni che abbiamo evidenziato adottando tutte le misure che saranno necessarie”. In caso di mancata risoluzione o di silenzio da parte delle autorità interpellate “non esiteremo – concludono – a porre in essere tutti gli atti necessari alla salvaguardia della salute e dei diritti delle comunità da noi rappresentate”. La Procura della Repubblica ha ricevuto la diffida: se dovesse accadere il peggio, come purtroppo gli stessi sindaci temono, questo atto entrerà di diritto nelle carte di indagine.

 

Ambulanze del 118 senza medico, dopo la diffida di 14 sindaci presentato esposto in Procura: “Improvvisazione Asrem è inaccettabile”

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