Campobasso

Una colonna in acciaio, angeli protesi verso il cielo: inaugurato il monumento ai Caduti dell’Arma

Le dimensioni, quasi otto metri di altezza e due di larghezza, rendono l’opera particolarmente imponente e richiama ai concetti di lealtà, fedeltà e senso del dovere di chi indossa l'uniforme

Il 25 giugno 2021 rimarrà nella storia della città di Campobasso e del suo profondo legame con l’Arma dei Carabinieri. Questa mattina è stato infatti inaugurato il monumento in ricordo dei caduti della Benemerita, realizzato dall’artista molisano Fernando Izzi di Torella del Sannio e voluto dall’Amministrazione Comunale.

L’opera, situata in via Colle delle Api si sviluppa si una base in marmo che sorregge un manufatto formato da una colonna in acciaio attorniata da angeli dorati, protesa verso l’alto.

Gli angeli, stilizzati in chiave moderna, rappresentano i militari dell’Arma caduti in servizio che volano verso il cielo, formando una spirale protesa verso l’alto. Le sue dimensioni, quasi otto metri di altezza e due di larghezza, rendono l’opera particolarmente imponente e visibile proponendola come punto focale e identificativo dell’area e richiama i concetti di lealtà, fedeltà ed altissimo senso del dovere degli appartenenti all’Arma. Per lo scultore molisano Izzi, il monumento va ad aggiungersi alle tante opere d’arte in ferro create nel corso della sua lunga carriera d’artista.

Alla cerimonia hanno presenziato le più alte cariche civili, militari e religiose del Molise. Di spicco, la presenza come massima autorità del Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Enzo Bernardini a testimonianza dell’importanza dell’evento.

Campobasso cerimonia inaugurazione monumento Arma dei Carabinieri

Il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Emanuele Gaeta dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’evento nel suo intervento ha voluto “ricordare tutti i caduti dell’arma dei carabinieri: campobassani (e il mio deferente saluto e pensiero va al carabiniere Di Mella medaglia d’oro al merito civile barbaramente ucciso in un agguato il 7 ottobre 1982 mentre stava trasferendo un pregiudicato della criminalità organizzata dalla Casa circondariale di Campobasso al Tribunale di Avellino. E ringrazio oggi di essere presenti sua moglie Lucia Tamilia e suo  figlio Luca), molisani, ma anche tutti i carabinieri caduti per difendere e servire la patria. loro sono degli angeli come quelli che circondano la colonna del monumento e salgono in cielo”.

E sottolineando che “il Molise c’è ed esiste” a rimarcare il suo acquisito attaccamento alla regione da quando comanda i carabinieri della provincia di Campobasso, ha concluso annunciato la prossima uscita di un “libro sull’Arma del molise che ripercorre, attraverso le gesta dei carabinieri, la storia di questa regione”.

Il sindaco Roberto Gravina ha parlato di impegno condiviso con l’Arma “basato su dei valori indifferibili, come quello del ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per il bene degli altri, per difenderne i diritti che sono alla base del nostro vivere civile e della nostra repubblica” ricordando che “Attraverso quest’opera del maestro Fernando Izzi, la memoria non solo diviene forma visibile, ma emerge, nel suo slancio verso l’alto, come determinante per comprendere tutti, cittadini e istituzioni, di cosa abbiamo bisogno per continuare l’opera di difesa e salvaguardia dei valori costituzionali che i caduti dell’Arma e i servitori dello stato hanno saputo incarnare con la loro vita. Abbiamo bisogno di essere uniti – ha concluso -, di tenere insieme con una stretta di mano, quella della quale abbiamo dovuto fare a meno per tutto questo lungo tempo pandemico, mondo istituzionale e comunità locali, fidandoci reciprocamente di ciò che possiamo fare, adempiendo al nostro ruolo, soprattutto per il bene comune”.

“Si tratta di un giusto e doveroso riconoscimento – ha detto invece il presidente della Regione, Donato Toma – per quanti, fedeli interpreti dei principi democratici e costituzionali, hanno servito lo Stato e garantito la sicurezza della popolazione con alto senso di responsabilità, dedizione, spirito di sacrificio, anteponendo il bene collettivo a quello della propria persona, anche a costo della vita. Con questa scultura monumentale li ricordiamo a imperitura memoria e rendiamo loro onore”.

Anche il presidente della provincia Francesco Roberti ha partecipato la sua approvazione all’installazione dell’opera che arricchisce il patrimonio culturale del capoluogo: “Si tratta di un’opera scultorea già entrata a far parte del patrimonio artistico-culturale della città di Campobasso e dell’intera provincia per l’importanza che esso riveste – ha detto – L’Arma dei carabinieri svolge un lavoro quotidiano, spesso, nascosto, ma di fondamentale importanza per l’intera comunità. Ricordare chi ha perso la vita per portare avanti la propria missione è un dovere civico di ogni cittadino. I carabinieri, storicamente, hanno sempre svolto un compito di estrema vicinanza al territorio e alle necessità dei cittadini. Basti pensare all’attività messa in campo durante il periodo di lock-down, rendendosi disponibili a soddisfare le esigenze, anche di prima necessità, dei cittadini in difficoltà. Difesa, sicurezza e garanzia del rispetto della legge: sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano l’Arma dei carabinieri e di tutti coloro che indossano la divisa.”

Tutti gli intervenuti hanno poi voluto pubblicamente palesare i loro complimenti all’artista molisano, lo scultore Fernando Izzi particolarmente “abile a realizzare un monumento sobrio ed elegante”.

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