I numeri

Tsunami covid sull’economia: -8% del Pil, turismo in apnea. Boom di ammortizzatori: “I molisani hanno smesso di cercare lavoro”

Quali sono stati gli effetti del primo anno caratterizzato dall'emergenza sanitaria e dal lockdown in Molise? Lo hanno spiegato questa mattina gli esperti della Banca d'Italia che hanno presentato il Rapporto sull'economia regionale. Calato il prodotto interno lordo a causa della forte riduzione della domanda interna: le persone hanno pensato più che altro a risparmiare. Focus anche sul reddito di emergenza, percepito da 2800 nuclei. 6.900 famiglie hanno invece beneficiato del reddito di cittadinanza.

Senso di sfiducia, scoraggiamento, fallimenti e tanti posti di lavoro in meno. Il covid è stato anche questo: non solo emergenza sanitaria, ma anche crisi economica. Un tsunami per l’economia di tutto il Paese, ma anche – e non poteva essere altrimenti – per il Molise. Lo testimoniano i numeri del rapporto 2020 sull’economia presentato oggi da Bankitalia: “La pandemia – è stato subito chiarito nell’incontro con i giornalisti –  hanno avuto pesanti ripercussioni sull’economia a livello nazionale e regionale”.

Il prodotto interno lordo ad esempio è diminuito dell’8 percento nella nostra regione. Le famiglie non hanno speso: un po’ per paura, un po’ perchè tra lockdown e le limitazioni alle attività produttive è stato difficile alimentare la domanda interna, anche fare dei semplici acquisti nei negozi. Il risultato è stato un drastico calo dei consumi che non è stata compensata dalla crescita delle esportazioni “il cui impatto sul prodotto è molto limitato dalla ridotta apertura verso l’estero dell’economia regionale”, hanno osservato da Bankitalia. In questa ‘burrasca’ c’è stata una conferma: il settore alimentare si conferma una delle punte di diamante dell’economia regionale.

Chi ha potuto ha messo da parte i soldi risparmiati. “Al forte calo dei consumi è corrisposto un aumento dei depositi bancari e postali”. 

Il calo dei consumi delle famiglie e le limitazioni al movimento delle persone hanno fortemente pesato sul commercio e sul turismo, nonostante i segnali di miglioramento rilevati nel terzo trimestre. Le vendite dei beni durevoli (dati Findomestic) come automobili ed elettrodomestici sono diminuite del 10,5%. Scese (-12,2%) le immatricolazioni delle auto.

Anche il turismo ha seguito l’evoluzione del virus: presenze e arrivi di turisti sono calati drasticamente (rispettivamente -16% e – 32%). C’è stata una ripresa di questo comparto trainante dell’economia molisana solo nei mesi estivi: riavvio più lieve a luglio, più marcato ad agosto e settembre. Invece non ha inciso su questo comparto la diminuzione dei flussi turistici dall’estero non essendo il Molise ‘toccato’ da questo tipo di fenomeno.

rapporto economia molise 2020 bankitalia

Anche l’impatto dell’emergenza sanitaria sulle imprese è stato importante: “L’attività produttiva si è drasticamente ridotta nella prima fase dell’emergenza sanitaria, recuperando nei mesi successivi solo parte della flessione”, è emerso dagli studi di Bankitalia. In particolare, “nel settore industriale l’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di aziende con sede in Molise ha rilevato un’ampia prevalenza di imprese che hanno registrato un calo del fatturato”.

Minori gli investimenti, nel settore delle costruzioni si è registrato un marcato calo delle ore lavorate, soprattutto nella prima parte dell’anno.

Per sopravvivere di fronte alla brusca riduzione del fatturato le imprese molisane hanno fatto ampio ricorso alle moratorie e alle garanzie pubbliche. Bankitalia ha citato anche le misure regionali: “Nel 2020 sono stati erogati 1000 finanziamenti agevolati di piccolo importi, 1500 contributi a fondo perduto per 5,2 e 9,7 milioni”.

E lo smart working, che si è imposto proprio nel primo anno della pandemia, che effetti ha avuto? Dallo studio di Bankitalia, c’è stata una “più efficace riorganizzazione delle attività
produttive durante la pandemia, soprattutto per le aziende caratterizzate da un più elevato ricorso alle tecnologie digitali avanzate”.

L’occupazione è calata del 3%, c’è stato un boom di ammortizzatori sociali (“l’impiego si è attestato su livelli eccezionalmente elevati”) soprattutto tra i lavoratori con contratto a termine e quelli impiegati nel terziario. E uno degli aspetti più gravi della pandemia è che “le persone hanno anche smesso di cercare lavoro durante il lockdown” durante il quale “è prevalso un forte senso di sfiducia“. Ad incidere, ovviamente, sulla ricerca del posto di lavoro anche le misure restrittive. “L’impatto della pandemia è stato più marcato sulle ore lavorate (-15,6%)”, hanno osservato dalla Banca d’Italia.

Chi è rimasto senza un reddito ha fatto richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza: 6.900 famiglie hanno beneficiato del primo, 2.800 del secondo sussidio. “Le misure hanno interessato il 7,4% delle famiglie molisane”. Mentre è rallentato anche il ricorso al mutuo per acquistare l’abitazione.

Come dobbiamo aspettarci il 2021? Innanzitutto ci sono segnali positivi dal punto di vista della fiducia dei cittadini. Infine, un dato: “Si registra una lieve ripresa delle assunzioni in questo avvio del 2021 (da -750 a +680 rispetto al 2020)”.  

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