Il provvedimento

Stop al lavoro nei campi nelle ore più calde, Toma firma il decreto per le imprese agricole

Firmato oggi - 29 giugno - dal presidente della Regione Molise il provvedimento che tutela i braccianti impegnati a lavorare nei campi sull'esempio dell'ordinanza del governatore pugliese Emiliano: raccomandata una sospensione dell'attività dalle ore 12:30 alle ore 16, le ore più calde della giornata

I braccianti delle aziende molisane non potranno lavorare nelle ore più calde della giornata. Non è un divieto vero e proprio, ma è la “raccomandazione” che si fa alle imprese agricole nel decreto firmato dal presidente Donato Toma e pubblicato oggi – 29 giugno – sul sito della Regione Molise. Il governatore ha annunciato il provvedimento nell’Aula di Palazzo D’Aimmo, durante la riunione del Consiglio regionale. All’attenzione dell’assise aveva presentato una specifica interpellanza il consigliere regionale del Pd Vittorino Facciolla: l’ex assessore aveva chiesto al capo della Giunta regionale di vietare il lavoro dei braccianti nelle ore più calde della giornata, dalle 12 alle 16.

Vietato lavorare nei campi dalle 12 alle 16. Facciolla: “Toma faccia come la Puglia, non si può morire di caldo”

Insomma, un provvedimento simile a quello adottato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo che tre persone erano decedute durante le ore di lavoro.

Fra l’altro anche in Molise, a Sepino per la precisione, una donna di 36 anni è stata soccorsa proprio mentre lavorava nei campi. Difficoltà ci sono anche in Basso Molise, nei campi in cui è iniziata la raccolta di frutta e verdura.

Nel decreto del presidente Toma, “è raccomandato a tutte le imprese agricole operanti sul territorio regionale – limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito worklimate riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12, segnali un livello di rischio “Alto” – di evitare il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16“.

L’obiettivo è “tutelare la salute dei lavoratori” in considerazione del fatto che “il lavoro nei campi è svolto essenzialmente all’aperto, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura nei momenti della giornata caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura”. L’eccezionale ondata di caldo registrata in questi giorni anche nella nostra regione, dove sono state toccate temperature record con punte di 40 gradi, purtroppo rende più difficoltoso e massacrante il lavoro dei braccianti.

Per questo anche l’Inail, nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-CNR), ha reso disponibile in tempo reale sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione occupazionale al caldo, proprio al fine di contenere il rischio al quale sono esposti i lavoratori.

Qui il decreto del presidente Toma sul lavoro nei campi

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