Lotta senza quartiere alla sporcizia e al degrado derivanti dalla mancata tutela del decoro urbano. È l’obiettivo numero uno che si pone il sindaco di Termoli che ha emanato un’ordinanza con la quale si danno regole precise agli esercizi pubblici, in particolare ai gestori di bar e ristoranti. Tutto ciò va in una precisa direzione: salvaguardare la vocazione turistica della cittadina adriatica.
Ecco perché l’ordinanza numero 160 del 3 giugno parla di “una azione di forte contrasto ai fenomeni più diffusi di degrado urbano e ambientale. Una grande quantità di alimenti e bevande da asporto, tipo gelati, kebab, birra, alcolici, bibite, viene rovesciata con noncuranza sul suolo pubblico, sia su marciapiedi che su strade e piazze, in corrispondenza di bar, gelaterie, friggitorie e pizzerie, soprattutto di quelli non dotati di dehors e privi di appositi contenitori per la raccolta”.
Come contrastare questo fenomeno? Durante tutto l’orario di apertura e al termine delle operazioni di chiusura dell’esercizio, come si legge nel documento firmato dal primo cittadino Roberti, dovranno essere i gestori degli esercizi a “raccogliere e differenziare correttamente tutti i rifiuti derivanti dall’asporto e dal consumo all’aperto, come bottiglie, lattine, bicchieri, resti di alimenti, tovaglioli, confezioni e cartacce eventualmente abbandonati dagli avventori nei dintorni dell’esercizio”.
Ma saranno apposti anche adeguati ‘gettacarte’ per esterni e bisognerà utilizzare dei contenitori per l’asporto studiati per mantenere il più possibile la tenuta di bevande e alimenti.
Insomma, bisogna tenere costantemente pulito durante l’attività e dopo l’orario di chiusura e lavare il suolo pubblico di ‘appartenenza’ sporcato magari dopo il rovesciamento di alimenti. E visto che in tanti buttano i mozziconi di sigarette a terra, bisogna dotarsi di posacenere per esterni che poi saranno i gestori degli esercizi a svuotare e conferire.
Chi non osserva le regole rischia una sanzione da 25 a 500 euro.
commenta