Violenza domestica

Picchia la madre 93enne e la sorella disabile, la badante racconta tutto e la Polizia lo ferma

La Squadra Mobile di Campobasso dopo alcune settimane di indagini e accertamenti ha ottenuto dal gip su richiesta della procura l'allontanamento del 59enne dalla casa delle vittime e il divieto di avvicinarsi a loro

Avrebbe aggredito più volte la mamma di 93 anni. Si sarebbe scagliato finanche contro la sorella disabile. Non avrebbe risparmiato attacchi verbali e fisici anche nei confronti della badante che prestava assistenza alle due donne. La stessa che ha poi denunciato quanto aveva visto e subito alla squadra mobile permettendo agli investigatori su disposizione della procura di Campobasso di allontanare l’uomo, 59 anni, residente in un centro della provincia di Campobasso dalla casa.

Le indagini sono iniziate qualche mese fa. La badante quando ha bussato alla porta degli uffici di via Tiberio ha raccontato agli uomini della Mobile che tutti i giorni negli ultimi tre mesi aveva assistito a continue aggressioni verbali e fisiche nei confronti dell’anziana signora e della figlia disabile da parte del 59enne, che convive con le due vittime.

L’attività investigativa della Polizia di Stato ha consentito non solo di riscontrare la fondatezza dei racconti della signora, ma ha anche messo in risalto anni di violenze da parte dell’uomo nei confronti delle due donne che più volte sono state aggredite e percosse. Tali comportamenti violenti spesso sono stati il frutto dell’abuso di sostanze alcoliche da parte del denunciato. Nel 2016, in particolare, a causa di una delle tante aggressioni subite, la madre, di circa 88 anni, ha riportato addirittura la frattura di un femore ed è stata ricoverata in ospedale per un lungo periodo a seguito della conseguente operazione chirurgica. Stesso comportamento è stato attuato con minacce e aggressioni fisiche nei confronti della sorella, affetta da grave disabilità, che ha subito varie lesioni e maltrattamenti oltre ai ripetuti danneggiamenti con calci e pugni al mobilio ed agli oggetti presenti in casa.

A seguito delle indagini, la Procura ha richiesto ed ottenuto dal Gip, a carico dell’indagato, la misura cautelare dell’immediato allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese oltre che alle rispettive abitazioni.

 

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