La campagna in molise

Oggi record di vaccini, da domani cambia la programmazione dei richiami per chi ha meno di 60 anni

Proprio nel giorno in cui arriva la decisione di riprogrammare la campagna vaccinale per i richiami a chi ha meno di 60 anni, il Molise taglia il traguardo delle 3378 vaccinazioni in un giorno. Si tratta di un numero record (il record precedente superava di poco le 3200 dosi) che fra le altre cose registra oggi oltre 600 dosi di Astrazeneca, che d'ora in avanti non potrà più essere usato per i giovani.

Proprio nel giorno in cui arriva la decisione di riprogrammare la campagna vaccinale per i richiami a chi ha meno di 60 anni, che d’ora in avanti non potrà fare la seconda dose di Astrazeneca (così come indicato dal ministro della Salute Speranza che ha affidato al Generale Figliuolo l’onere di rendere pubblica la decisione), il Molise taglia il traguardo delle 3378 vaccinazioni in un giorno.

Si tratta di un numero record (il record precedente superava di poco le 3200 dosi) che fra le altre cose annovera oltre 600 dosi di Astrazeneca, gran parte delle quali somministrate al personale scolastico e parascolastico al PalaUnimol di Campobasso, il maggior centro vaccinale del territorio e anche quello che da solo, giornalmente, riesce a soddisfare il 35% della richiesta complessiva.

Oggi sono state 2453 le vaccinazioni con il Pfizer, 617 con Astrazeneca, 244 con Moderna e 64 con il Janssen, che continua a essere presente in Italia in maniera molto limitata e che comunque non sarà utilizzato esclusivamente sugli over 60, almeno per quanto a oggi si può capire.

Record vaccini

Le indicazioni affidate alle massime autorità sanitarie preposte a elaborare pareri sui quali assumere decisioni in ordine alla strategia vaccinale sono state, ancora una volta, estremamente confuse e contraddittorie. Complici anche esperti infettivologi, virologi  e immunologi che sui media hanno espresso liberamente la propria opinione spesso in contraddizione l’una con l’altra, lasciando un senso di disorientamento soprattutto in chi si è sottoposto a una prima dose di Astrazeneca e ora vedrà riprogrammare il richiamo.

A partire da domani infatti tutte le regioni italiane dovranno attenersi a una indicazione “perentoria”, come il ministro l’ha definita, che si traduce con il divieto di vaccinare con Astrazeneca chi ha meno di 60 anni.

Il problema il Molise si pone in modo particolare per il personale della scuola, docenti bidelli e applicati. Sono circa 2000 le persone che hanno ricevuto la prima dose di Astrazeneca e che ora avranno il Pfizer, così come fatto in altri Paesi europei. Meno di 800 invece fra le forze dell’ordine E anche in questi casi si procederà a una riprogrammazione della campagna con vaccini a mRna messaggero (Pfizer o Moderna). Va precisato che la stragrande maggioranza del personale scolastico e delle forze dell’ordine ha meno di 60 anni.

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