Molise 'ombelico del mondo'

Lo sguardo nomade della fotografia che unisce i tratturi del Molise ai popoli resilienti dell’Africa: la sfida di Molichrom fotogallery

Inaugurata al Palazzo Gil la mostra ‘Nomads’ del canadese Joey Lawrence. A Pietrabbondante gli scatti del grande fotografo molisano Giuseppe Nucci. La prima edizione del Festival dedicato alla fotografia vuole raccontare una “terra di tratturi e di transumanza, il Molise, che ha da sempre un forte legame con il suo territorio e la sua storia” spiega il direttore artistico Eolo Perfido.

Rubare l’attimo, immortalare uno sguardo, rendere eterno un sorriso, una lacrima. La fotografia resta il modo più affascinante e ‘vero’ per raccontare la realtà, quella che sfugge ormai ai più. La natura? Certo. Ma anche una strada dissestata o un palazzo abbandonato hanno molto da dire e narrare attraverso l’occhio magico della macchinetta fotografica. Il Molise è terra feconda e in queste ore parte ‘Molichrom’, il Festival della Fotografia Nomade.

Di cosa si tratta? Nasce dall’idea costruita assieme all’associazione ‘Tekne’, un gruppo di appassionati di arte, cultura e promozione di eventi impegnati attivamente sul territorio. Con un obiettivo principe: veicolare la fotografia contemporanea e diffondere nuove forme di comunicazione. Un esempio su tutti, il grandissimo successo arrivato con la grande mostra Icons di Steve McCurry.

Questa volta è il nostro Molise ad essere protagonista. Terra di transumanza, di pastori, di contadini, è stata raccontata in modo speciale dal fotografo originario di Sant’Angelo del Pesco, Giuseppe Nucci, approdato sul New York Times con i suoi scatti delle bellezze molisane e soprattutto su National Geographic, ovvero il top per uno del mestiere. La sua mostra sulla transumanza sarà esposta a Pietrabbondante dal 26 giugno al 15 agosto e sempre nel paese dell’Alto Molise il 26 giugno alle 11 sarà presentata una mostra diffusa chiamata ‘DEntroTerra’.

Uno dei fotografi ‘nomadi’ per eccellenza è sicuramente Joey Lawrence, che ha immortalato le popolazioni non stanziali di mezzo mondo: dalla Mongolia all’Etiopia, dall’India all’Indonesia. Particolarmente toccanti le sue foto scattate nei luoghi di guerra della Siria e dell’Iraq, dove ha raccontato quanto succedeva da ogni punto di visuale. Come del resto in Sierra Leone. Ha inoltre fotografato personaggi dello spettacolo e dello sport, come Christian Bale, Robert De Niro, Danny De Vito, Jennifer Lawrence, David Beckham e tanti altri.

Proprio ieri, 24 giugno, ha aperto i battenti ‘Nomads’, in anteprima in Italia per Molichrom. Sarà a Campobasso, nel Palazzo Gil, fino al 31 luglio e il biglietto di ingresso (solo online) costerà 6 euro. Istantanee che lasciano a bocca aperta, sguardi che catturano: il cacciatore keniano, il pastore somalo, la splendida ragazza etiope, un ragazzo e una ragazza a bordo di una moto in piena savana. E ancora le danze tipiche, le capanne, il coccodrillo sulle spalle di un giovane. Vita quotidiana, vita vissuta.

E quella resilienza propria dei popoli che abitano i territori del Corno d’Africa da sempre, come i resilienti Afar e i nomadi somali. Lawrence ritiene che “quei nomadi che credevamo si sarebbero estinti hanno resistito alla periferia di grandi imperi in rovina. È più probabile che lo stile di vita dei fotografi si estingua per primo”.

“Terra di tratturi e di transumanza, il Molise ha da sempre un forte legame con il suo territorio e la sua storia” spiega il direttore artistico di Molichrom, Eolo Perfido, introdotto dal giornalista Maurizio Oriunno. “Il tema scelto per questa prima edizione è quello del Nomadismo, come spunto concettuale per raccontare attraverso la fotografia quella che è una delle identità più importanti del genere umano. Per questo ho scelto artisti che attraverso esperienze diverse e punti di vista distanti offrissero un’opportunità unica di fare esperienza di quello che possiamo chiamare lo sguardo nomade”.

Molichrom è questo (ed è bellissimo) e molto altro. Ieri sera, nell’auditorium del Gil, l’incontro ‘Come guardiamo le fotografie (e come crediamo di capirle)’ con lo storico e critico Augusto Pieroni. Domani 26 giugno alle 17 Biba Giachetti, grande fotografa ed esperta della materia, terrà una lectio magistralis sulla vita e l’opera di Tina Modotti, interessante personaggio che negli anni Venti ha rivoluzionato l’approccio alla fotografia. Il 27 alle 17, invece, il giornalista Michele Smargiassi curerà l’incontro ‘Quando sei lontano, amico? Le fotografie, i migranti, l’esilio’. Per finire, oggi e domani 26 giugno Augusto Pieroni sarà protagonista di un workshop.

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