A campobasso

Il presidente dell’Istat all’Unimol. “I dati statistici fondamentali per indirizzare la rinascita”

Una giornata scientifica con un ospite di rilievo si è tenuta oggi all'Unimol: ospite il presidente dell'Istituto nazionale di Statistica. Presenti sia il Governatore Toma che il sindaco Gravina, ed entrambi hanno convenuto su come i numeri e i dati possano essere strumento necessario per leggere la realtà e, come amministratori, riprogrammarla

“Le conoscenze statistiche per indirizzare la rinascita” è il titolo del convegno promosso e organizzato dall’Università degli Studi del Molise, tenutosi oggi, nell’Aula Magna dell’Ateneo molisano, alla presenza di un ospite d’eccezione come il Presidente dell’ISTAT, Prof. Gian Carlo Blangiardo.

unimol presidente istat toma brunese gravina

Dopo i saluti istituzionali del rettore, del sindaco di Campobasso e del presidente della Regione Molise, è stata la volta delle relazioni svolte da Gian Carlo Blangiardo, presidente ISTAT, Luca Brunese, rettore Unimol, Claudio Lupi, professore ordinario di statistica economica, Luisa Corazza, direttrice Centro di ricerca per le Aree interne e gli Appenini, Giuseppe Peter Vanoli, prorettore agli indicatori di qualità e alle iniziative strategiche di Ateneo, Cecilia Tommasini, professore ordinario di demografia.

luca brunese rettore unimol

Nel suo intervento, il presidente Toma ha sottolineato come le conoscenze statistiche siano alla base del nostro vivere quotidiano, abbiano un valore fondamentale e insostituibile per la società e siano state di grande aiuto per affrontare e contrastare l’emergenza sanitaria da Covid-19. Nel richiamare i nuovi e inediti scenari determinati a livello globale dalla crisi pandemica, si è detto fermamente convinto che il loro utilizzo sarà oltremodo necessario per supportare le politiche di ripartenza del sistema Paese e per elaborare un quadro prospettico funzionale a orientare le scelte e le azioni politico-amministrative di Stato, Regioni, Enti Locali.

donato toma unimol

Presente anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina. “Dai numeri spesso partono impostazioni di progetto e programmazione e i numeri, quelli raccolti e ordinati in modo scientifico, possono aiutare le amministrazioni locali e gli enti ad avere una panoramica precisa di ciò che accade nella propria realtà – ha detto Gravina -. Per il nostro territorio, i dati statistici sono una fonte d’informazione dalla quale partire per renderci conto del tipo di visione progettuale che occorre mettere in campo in funzione delle specificità del nostro territorio, della nostra struttura economica, produttiva e, soprattutto, sociale.

gravina unimol

La ridefinizione di nuovi schemi che permettano, per fasi, di giungere a un’inversione di rotta per ciò che concerne l’aspetto demografico e produttivo della nostra regione, è strettamente legata a quanto e a come sapremo contemperare le dinamiche e le necessità della sfera economica con quelle dei diritti e dei servizi da rendere alla società.

Un luogo dove l’amministrazione riesce a offrire ai propri cittadini servizi efficienti a tutti i livelli, è un luogo nel quale è più facile che si decida di rimanere a vivere. Perché ciò accada, ovviamente, è necessario che ognuno faccia la sua parte e che si generi un virtuoso meccanismo di rilancio economico in grado di proporre opportunità lavorative il più possibile immediate.

 

In tal senso – ha aggiunto il sindaco di Campobasso -, una forte spinta potrà giungere da ciò che prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella nostra regione, oltreché dalla partenza di nuove opere cantierabili, funzionali allo sviluppo e alla qualità della vita che Campobasso e il Molise devono garantire ai propri abitanti.

I Comuni sono il primo centro di spesa e la stazione appaltante più grande d’Italia – ha sottolineato Gravina -. Tutti insieme, possono muovere volumi economici importanti se vengono messi nelle condizioni di operare senza rallentamenti di ordine burocratico. Di questo si sta discutendo in ambito nazionale per invogliare il sistema produttivo a delineare un prossimo futuro fatto di nuovi investimenti. La nostra città, come tutta la regione, sta sperimentando un’emorragia demografica che va avanti da tempo; noi come amministrazione cittadina – ha detto in conclusione Gravina – ci stiamo muovendo spostando l’attenzione soprattutto sugli investimenti pubblici per le infrastrutture, in modo che attraverso quest’azione e ciò che ne deriverà si possa dare un contributo concreto alla rinascita sociale, economica e produttiva del nostro territorio. Del resto, il messaggio che ci ha trasmesso il Presidente dell’Istat quest’oggi è preciso e lucido nella sua immediatezza: si può fare, ci ha detto.

gravina e presidente istat unimol

Noi lo dobbiamo, come amministratori, alle giovani generazioni, ma anche alle fasce più deboli della popolazione che sono quelle che maggiormente hanno risentito del lungo protrarsi nel tempo della situazione pandemica”.

Una pandemia che, ha detto Blangiardo, ha provocato il numero di morti di una guerra. Ora però è necessario ripartire.

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