Fondi comunitari

Il pesce a km zero abbraccia il turismo. E i ristoratori di Termoli si uniscono in un marchio

Presentati gli obiettivi raggiunti dal Flag Molise Costiero: realizzato un museo del mare nel Castello Svevo, finanziato un ristorante di pesce locale al porto, dove presto sorgeranno dei box di vendita e degustazione e sostenuta la realizzazione di un’attività di pesca-turismo. In futuro si punta a itinerari turistici e sicurezza ambientale

I ristoratori di Termoli e più in generale quelli della costa molisana verranno riuniti in un marchio con tanto di regolamento e standard di qualità da rispettare. È una delle iniziative annunciate oggi 30 giugno in conferenza stampa dal Flag Molise Costiero (gruppo di azione locale sulla pesca) nella sala consiliare del Comune di Termoli. Occasione utile per presentare traguardi raggiunti e obiettivi futuri della Flag presieduto dal vice sindaco di Termoli Vincenzo Ferrazzano, presente insieme col vice Domenico Guidotti di Federcoopesca, il direttore Cloridano Bellocchio e il rappresentante di Termoli, Enrico Miele.

La pandemia ha fortemente rallentato il lavoro del Flag ma ci ha reso più resilienti – ha detto Ferrazzano -. È uno strumento utile che va rinforzato per valorizzare il pescato locale”. Il Flag, per dirla in poche parole, è uno strumento comunitario per lo sviluppo dei territori tramite l’utilizzo dei fondi europei nel settore marittimo. Non solo pesca in sé per sé, ma anche turismo legato al pescato locale, sicurezza dei porti e sostenibilità ambientale.

Conferenza flag costiero

Fra gli obiettivi già centrati, molti sono visibili e altri stanno per essere svelati. C’è attesa per scoprire il museo del mare realizzato all’interno del Castello svevo con 100mila euro di contributo Flag. Quando il cantiere di ristrutturazione esterna del Castello sarà rimosso, il museo sarà disponibile, con tanto di guida.

Già disponibile nonché frequentato da circa un anno anche il ristorante ‘Pesce Nostrum’, un punto di degustazione a km zero affidato all’Op San Basso con un investimento di oltre 205mila euro, di cui 140mila euro via Flag.

È di 130mila euro invece l’investimento (tutto con fondi del gruppo di azione locale) per la realizzazione di box adatti alla vendita ed eventualmente alla degustazione del pescato locale nei quattro centri della costa molisana. “Sono già stati completati a Montenero, Petacciato e Campomarino, a breve verranno costruiti anche a Termoli nell’area della tettoia di fronte alla Capitaneria di porto” ha fatto sapere Ferrazzano. La gestione sarà appannaggio di piccoli pescatori locali. Potranno sia vendere che cucinare pesce fresco, per assaggi gustosi e aperitivi accattivanti, a base magari di crudo o cartocci di frittura.

Altra novità in arrivo è quella di un’attività di pesca turismo, affidata a un operatore locale tramite una nuova imbarcazione (80mila euro di investimento pagato al 50% con fondi Flag).

Obiettivi flag

Gli obiettivi futuri porteranno in dote un importante cambiamento. “Speriamo di lanciare la filiera del gusto a settembre. La settimana prossima incontreremo gli aderenti” ha detto Cloridano Bellocchio presentando il marchio che metterà insieme i ristoratori e il pescato locale, al quale al momento hanno aderito 14 attività. “I ristoratori termolesi sono entusiasti, non vedevano l’ora” ha garantito il vice sindaco. “Non sarà un orpello ma una certificazione: chi entra dovrà rispettare delle condizioni anche stringenti” ha aggiunto Bellocchio.

Marchio e certificazione rientrano in un obiettivo finanziato con 30mila euro che comprende degli itinerari del gusto, tramite vendita a km zero, ricette della tradizione e un network fra operatori della pesca e della ristorazione.

Sempre nel prossimo futuro, inteso come Obiettivi 2021, il Flag Molise Costiero avrà risorse per oltre 38mila euro a favore del progetto Smar-T-Ourit Land che vuole creare degli itinerari turistici di collegamento tra la costa e le aree montane con la collaborazione del Gal Alto Molise e del Gal Trigno Castellelce.

Obiettivi flag

Molto più consistente il finanziamento da 247mila euro per il miglioramento della sicurezza contro i rischi ambientali del porto di Termoli, in un progetto condiviso con il porto di Molfetta (provincia di Bari), quelli di Durres in Albania e quello di Bar in Montenegro.

Domenico Guidotti ha tessuto le lodi del Flag. “È un organismo che riesce a gestire i fondi comunitari in maniera partecipativa, tanto che sono stati spesi tutti e abbiamo avuto i complimenti del Ministero e dell’Unione Europea. Invece quelli regionali sono stati spesi solo per il 20% e questo è un problema grave”.

Obiettivi flag

Poi ha spiegato che “all’inizio avevamo dei problemi relativi alla sicurezza sul lavoro e abbiamo agito con dei corsi. Poi abbiamo notato che c’era un punto dolente nella commercializzazione, perché spesso il nostro prodotto non è valorizzato. Ora vogliamo entrare nelle scuole e nella coscienza delle persone”.

Parole d’elogio anche dal consigliere comunale Enrico Miele. “Sono iniziative bellissime per valorizzare la marineria e il pescato locale. Anche quelle culturali contribuiscono alla valorizzazione del nostro mare”.

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