Il cordoglio

Il Molise piange la scomparsa di Natalino Paone, intellettuale e politico “innamorato della sua regione”

Ex consigliere e assessore regionale nonchè ex sindaco di Scapoli e studioso della nostra regione, Natalino Paone si è spento a 93 anni. I funerali domani nella chiesa del Sacro Cuore di Isernia, poi la tumulazione nel suo paese di origine. Cordoglio è stato espresso da tanti esponenti del mondo della politica regionale

Si è spento a 93 anni Natalino Paone, storico ed ex consigliere e assessore regionale. Ha guidato anche il Municipio del Comune in cui era nato nel 1927, Scapoli. Paone è stato anche il fondatore dell’Iresmo (Istituto Regionale per gli Studi Regionali del Molise), nonchè autore di diversi libri e saggi sulla transumanza, sulla seconda guerra mondiale, guide turistiche, sull’archeologia e sul Paleolitico.

Quando la notizia della sua morte si è iniziata a diffondere, tante persone che lo conoscevano (fra cui numerosi esponenti del mondo della politica) hanno espresso sgomento e cordoglio.

“Con lui viene a mancare un testimone diretto della nascita e della crescita del Molise come regione autonoma. Notevole la sua attività di amministratore quando la Politica coincideva con la capacità di dedizione al popolo”, le parole dell’ex governatore Michele Iorio.

“Era innamorato della sua regione”, scrive il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone che ricorda gli studi sui siti archeologici di Pietrabbondante, di San Vincenzo al Volturno, ma anche quelli sui collegamenti europei dei tratturi e dei percorsi Micaelici e Francigeni. Inoltre, scrive sempre Micone, “la passione e l’entusiasmo per la politica, che lo ha coinvolto fin da ragazzo, ha portato il professor Paone a spendere la vita al servizio delle istituzioni, prima da giovane Sindaco del suo paese, Scapoli, quindi da Consigliere regionale e poi Assessore proprio nel delicato periodo di passaggio di importanti deleghe dallo Stato centrale alle Regioni”.

Ha “donato credibilità regionale e nazionale facendo sì che il Molise uscisse dal suo piccolo guscio provincialistico”, sottolinea Walter Santoro, presidente dell’Iresmo. Grazie a Paone “l’Istituto di cultura molisana oggi esiste e resiste all’incuria del tempo e degli uomini”. Poi, aggiunge Santoro, “occorre amore profuso e incondizionato per amare questa terra, quel Contado di Molise che ti ha visto protagonista nell’Iresmo e che hai guidato con dovizia e caparbio senso storico e intellettuale. Se un nome deve oggi ricordarsi e legarsi a ciò che oggi siamo questo è Natalino Paone. Non vado a ritroso nella memoria per ricordare l’attività politica o scrittoria, ma per ciò che rappresenta il tuo esempio nella guida dell’Iresmo. Sono certo avrai languito solitario nel vedere quell’Istituto fondato nel 1977 spegnersi a lumicino nell’ultimo decennio: ciò che sei stato e hai profuso deve oggi e ancor più domani non risultare vano e immotorio. Scherzo del destino, ti ricordavo nella mattina anzi ieri interloquendo col Presidente Gaspare De Lisa e il presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia Adriano La Regina che una mano tese alla scrittura della fondazione dell’Istituto. Hai restituito alla nostra terra, alla memoria dei molisani, la degna storia di uno spicchio di meridione, rifiorendo cospicuo materiale disperso, segnando la strada all’incedere di chi doveva succederti, fugando dubbi e dando certezza scientifica alle scelte fatte per dare storia alla storia”.

Anche il sindaco Giacomo d’Apollonio e l’intera amministrazione comunale di Isernia esprimono profondo cordoglio per la morte del professore Natalino Paone, figura autorevole della cultura e della politica molisana: “La scomparsa di Natalino Paone addolora tutti i molisani – sono state le parole del sindaco d’Apollonio quando ha appreso la notizia –. Il suo impegno nella politica e la sua proficua attività in ambito culturale hanno inciso sulla recente storia della nostra regione. Con sincera afflizione partecipiamo al lutto dei familiari e ci uniamo alla tristezza di tutti coloro che lo hanno conosciuto e frequentato”.

(foto pagina Facebook Michele Iorio)

 

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