Campobasso

‘Il mio nome è Tempesta’: il delitto Matteotti in scena il 9 e il 10 giugno al Savoia

Scritto dalla giornalista Carmen Sepede e diretto dal regista Emanuele Gamba, "rappresenta un segnale di vitalità del nostro patrimonio culturale" ha detto il sindaco.

‘Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti’. L’anteprima nazionale dello spettacolo andrà in scena i prossimi 9 e giugno giugno al Teatro Savoia di Campobasso, dove questa mattina, 1 giugno, si è svolta la presentazione. Prodotto dall’Associazione Culturale Act, in coproduzione con la Fondazione Molise Cultura, il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Molise, nell’ambito del bando Turismo è Cultura – Patto per lo sviluppo del Molise e ha ricevuto il contributo del Comune di Campobasso, partner istituzionale del bando, assieme al Comune di Fratta Polesine, in Veneto, paese natio di Giacomo Matteotti. Al fianco di Act, con il patrocinio, la Fondazione Giacomo Matteotti Onlus e la Casa Museo Giacomo Matteotti.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina e l’assessore alla Cultura, Paola Felice, insieme ai rappresentanti di Act, alla presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti, e al vicepresidente e assessore regionale alla Cultura Vincenzo Cotugno.

“La peculiarità di questa ripartenza del teatro nella nostra città e nella nostra regione – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – sta, in quest’occasione e con questo spettacolo in particolare, tutta nella rete produttiva e culturale che fa da struttura portante a una produzione che nasce grazie a professionalità artistiche locali e che, da qui, si dirama verso un panorama nazionale più ampio e diversificato”.

Lo spettacolo teatrale su Matteotti è stato scritto dalla giornalista Carmen Sepede e diretto dal regista Emanuele Gamba, direttore del Teatro Goldoni di Livorno: “Rappresenta un importante segnale di quanto sia vitale il nostro patrimonio culturale e di come sia, altrettanto vivo, il sistema artistico professionale territoriale. A questo sistema dobbiamo trovare il modo di garantire, attraverso politiche culturali e produttive adeguate concertate anche tra le diverse istituzioni ed enti, la possibilità di svilupparsi in maniera costante e non episodica” ha chiosato il primo cittadino.

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