San giuliano di puglia e la dote

Il Maritaggio finisce su Radio Capital. Selvaggia Lucarelli pungola il sindaco: “Ci si metta anche lei nel bussolotto con altri uomini”

Il sindaco di San Giuliano di Puglia, Peppe Ferrante, intervistato nella trasmissione radiofonica condotta dalla nota giornalista-scrittrice-blogger dalle origini molisane. Un botta e risposta simpatico e non scevro da velate critiche cui però il primo cittadino non si è sottratto

Enorme diffusione ha avuto la notizia, critiche annesse (cui ha dato voce questo giornale, ndr), del rito del Maritaggio, che si svolge puntualmente ogni anno il 21 maggio, in occasione della festa patronale di San Giuliano di Puglia. Oggi 1 giugno il primo cittadino del paese di circa mille anime è stato ospite di Radio Capital ed è stato intervistato da Selvaggia Lucarelli, di recente vieppiù attenta alle cronache molisane.

L’eco del rito svoltosi quest’anno, come detto, ha varcato i confini regionali. Eppure la cerimonia si svolge tutti gli anni sin dal 1913, ed è dunque una tradizione ultracentenaria. E allora perché tutto questo rumore? “Beh, quest’anno per via delle restrizioni covid sono stato costretto – ha affermato ai microfoni dell’emittente radiofonica il sindaco Peppe Ferrante – a fare una diretta facebook e in tanti l’hanno vista”. Vista e, in alcuni casi, criticata. Una tradizione vetusta che ripropone stereotipi di genere che dovrebbero essere superati, questo in sintesi il tenore dei j’accuse.

Come vi abbiamo raccontato in questo articolo, infatti, le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne e che gestiscono i relativi centri antiviolenza sono sobbalzate dalla sedia non lesinando poi critiche. Critiche che, afferma subito la Lucarelli, qualche ragion d’essere ce l’hanno eccome.

Donne da maritare, la dote (abolita dalla legge) a San Giuliano si vince e fa scandalo. La contro-proposta per gli uomini

Il sindaco Ferrante, cui va dato atto di non essersi mai sottratto alle critiche in questione (né con noi né con Radio Capital) e di essersi reso disponibile ad affrontare il tema nelle sue varie sfaccettature, ha tenuto il punto affermando che mai finora gli erano pervenute note di dissenso per la manifestazione in oggetto, un particolare rito che ha a che fare con una sorte di ‘dote nuziale’ e che in paese tutti vivono, da sempre, come una festa. Un momento goliardico dunque lontano anni luce da meccanismi discriminatori nei confronti del genere femminile. “Anche perchè è un incentivo più che altro a sposarsi e a rimanere in paese”. Uno strumento ‘demografico’, insomma. Come peraltro ribadito anche a Primonumero.it.

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Nel corso della puntata è emerso che le donne di San Giuliano tra i 18 e i 30 anni vengono iscritte ‘d’ufficio’ nel concorsone in cui in palio c’è una somma in denaro di mille euro. Quindi le domande incalzanti della giornalista: “E se una donna non vuole partecipare e non essere inserita nel bussolotto?”. “Basta che lo comunichi, ma non è mai successo” la risposta pronta del sindaco che ha rimarcato come nessuna ragazza del paese da lui amministrato si senta oltraggiata da questo rituale.

Quindi le contro-proposte, provocatorie o forse no, della nota scrittrice e blogger. “Perché non infilare nell’urna anche gli uomini?” E perché non cambiare la ‘dote’ in caciocavalli di Agnone o altri prodotti gastronomici locali? che danno meno l’idea di contributo che la donna deve portare nel matrimonio per rendersi ‘appetibile’. Poi una battuta anche sul requisito dell’età, quel limite di 30 anni (se non ci si sposa entro quell’età la dote non viene attribuita) ritenuto anacronistico e forse, anche quello, ‘discriminatorio’.

Infine: “Sindaco, lei è sposato?” e alla risposta negativa di Ferrante l’invito irrituale ad inserire il suo nome nella prossima edizione del Maritaggio, nonostante i sopraggiunti limiti di età. Lo scambio, divertente, tra intervistatore e intervistato si è chiuso con questa battuta della conduttrice. “Lei può essere il volto dell’innovazione. Trovi dei compromessi a questa tradizione. L’anno prossimo inseritevi nel bussolotto anche voi uomini”.

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