Termoli

Faccio parte dei fessi, ma non sto zitto: cronaca dalla Statale 16

di Francesco Pollutri

A Termoli sicuramente tutti i cittadini pagano le varie imposte comunali, provinciali e regionali, ma non siamo tutti uguali. Certo, non essere tutti uguali è una ricchezza esistenziale, ma abbiamo fatto tutti esperienza che: a) ci sono cittadini che pagano le tasse direttamente dalle loro retribuzioni e pensioni, godendo dei servizi che pagano; b) ci sono quelli che le evitano con diversi accorgimenti previsti dalle regole e, talvolta, furbescamente raggirate, ma hanno i servizi; c) ci sono quelli che “abitano la terra di nessuno” e non le pagano, ma utilizzano i servizi; d) e poi ci sono quelli che pagano quanto previsto nel circuito dei doveri, ma sono fuori dai circuiti dei diritti, ovvero “i fessi” che stanno pure zitti! Naturalmente senza entrare nelle valutazioni della qualità dei servizi.

La lunga SS.16 ne rappresenta, a mio modo di vedere, l’emblema. La SS. 16 taglia in due Termoli, ma chissà perché dal bivio/ultima rotonda che porta sulla Bifernina e via oltre, verso Nord, ci sono: cartelli; segnalatori di strisce pedonali abbaglianti; rotonde bellissime; marciapiedi e quant’altro. Dal km 547 al km 549 verso Sud, tutto è lasciato al caso ed all’ANAS. Poi arriva Campomarino e si torna a vedere limiti di velocità; passaggi pedonali; luci e qualche omissione e promessa di spesa per migliorie che vedranno la luce quando ci sarà qualche altro incidente significativo.

Io, mi trovo (abito e risiedo) al km 548/3 direzione Sud, ovvero in quel pezzo di SS. 16 lasciato “al caso ed all’ANAS” e faccio parte del gruppo dei fessi, con il torto di non stare zitto.

INFORMO, HO INFORMATO L’ANAS e pulisco/taglio l’erba che cresce ai bordi strada, per averne libera la visuale (… dopo che ho tagliato l’erba, puntualmente, da qualche anno, arriva l’ANAS o chi per lei); controllo il livello dell’acqua contenute nelle cunette che, quando diventano putride, emanano degli odori nauseabondi; ho scritto delle difficoltà del traffico; ho segnalato i frequenti incidenti ed i “morti umani” già accaduti, così come il rilevante numero dei “morti animali” (gatti – cani – ricci – bisce dal collare giallo – volpi – anatre e pure qualche airone grigio) uccisi dal traffico che raramente rispetta il limite attuale dei 70kmh, ed altro ancora.

A proposito dei “morti animali”, non mi risultano, ad oggi, proteste, scritti ed interpellanze delle varie associazioni ambientaliste e simili, circa le “uccisioni” degli animali che sono tutti protetti da leggi nazionali e convenzioni internazionali! … basterebbe questo per imporre cartelli e limiti alla velocità.

INFORMO ED HO INFORMATO IL COMUNE DI TERMOLI, i compagni, gli amici ed i compagni-camerati che:

a) non abbiamo le fognature

b) non abbiamo l’illuminazione della strada

c) non abbiamo il gas, ma i bomboloni

d) non abbiamo la possibilità di usufruire del trasporto che chiamano pubblico;

e) ogni volta che usciamo di casa facciamo gli scongiuri augurandoci di non incocciare con qualcuno che scambia quel pezzo di SS. 16 per Indianapolis

f) abbiamo i canali del nucleo industriale e del consorzio che io pulisco, ma che nessuno ne controlla la qualità dell’acqua, che, comunque sfociano a mare  ed altro ancora.

Sia chiaro: non ho e non abbiamo mai chiesto favori e non ne vogliamo. Vogliamo I nostri diritti e vogliamo pagare le spese eventuali per gli allacci e quant’altro, ma non vogliamo pagare le disfunzioni di altri. Non tocca a me/noi risolvere i problemi: sono tante le amministrazioni coinvolte e tanti i dirigenti sicuramente informati sulle leggi e sulle relative disposizioni. Loro sono quelli abilitati e pagati per evitare disservizi, morti e stragi. Inutili i farisaici mea culpa del dopo e le “bandiere ammainate a lutto cittadino”: è necessario intervenire sulle omissioni quotidiane e subito, ovvero prevenire

Il Sindaco di Termoli, ricevendomi il 1° giugno, ha preso appunti e mi ha assicurato gli interventi di Sua competenza e di ciò lo ringrazio; ma, il mio amico ed ex collega, con il quale condivido la passione per la montagna, mi ha detto: “Franco ma tu ti fidi ancora di questi Signori?”

Gli ho risposto: “spes contra spem” continuo a pensare che siano possibili interventi mirati a risolvere i problemi immediatamente e non quando saremo già morti”.

E allora? Allora farò “ricorso” a tutti gli strumenti legittimi per consentire soluzioni tempestive “qui ed ora” e se non dovessero bastare mi inventerò altro. Per ora già esistono sufficienti scritti conosciuti da molti dei consiglieri e dirigenti comunali nonché utili a qualche Giudice che volesse approfondire la segnalazione.

 Beh, si! anch’io pretendo legalità nei fatti “qui ed ora”, augurandomi che non succeda cosa già vista e vissuta, cioè che “mettano me sotto inchiesta!”

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