L'incontro di nuova cliternia

Battaglia contro eolico e fotovoltaico senza criterio, M5S e Pd: “Scrivere subito nuove regole”

Si è svolto ieri pomeriggio 17 giugno a Nuova Cliternia l’atteso incontro pubblico organizzato dal Comitato per la salvaguardia del territorio molisano che ha visto cittadini, comitati, sindaci, consiglieri regionali e rappresentanti del mondo clericale ritrovarsi e discutere dell’esigenza di regolamentare quanto prima il Piano energetico regionale per porre limiti all’installazione di parchi eolici e fotovoltaici in Molise.

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A fare da miccia è stato il progetto del parco eolico di Campomarino-Portocannone ma sono tanti gli insediamenti possibili, soprattutto in Basso Molise. Fra gli intervenuti come detto, diversi esponenti politici.

Oggi è il gruppo del M5S in Regione a spiegare le ragioni dell’intervento all’incontro.

“In Regione abbiamo approvato il Piano energetico nel 2017, ma ad oggi mancano ancora le linee guida – ha commentato Patrizia Manzo, portavoce del M5S –. Nel frattempo c’è una bozza di Piano paesaggistico regionale che attende la definitiva approvazione da decenni, dopo lungaggini e concertazioni con Unimol e Mibact. Basta attendere che il territorio venga sventrato, oggi serve una seria programmazione per cambiare rotta e una politica in grado di disegnarne il futuro, non tesserne il drammatico destino. Una politica in grado di puntare sulla gestione collettiva dell’energia attraverso la promozione delle comunità energetiche, mettendo in rete economia pulita a costi ridotti. Gli attacchi alle nostre aree – ha aggiunto Manzo – sono anche il frutto di una politica che in passato ha abdicato al ruolo di governo del territorio attraverso una programmazione di tutela. Non smettiamo di sognare, un Molise migliore può esistere”.

manzo no eolico bassomolise nuova cliternia

Il Molise vanta uno strano record in materia energetica – ha ricordato Valerio Fontana, intervenendo all’incontro di Nuova Cliternia – Abbiamo una concentrazione di impianti eolici nettamente superiore alla media nazionale. Circa 350 aerogeneratori in soli 4400 chilometri quadrati. Basti pensare, ad esempio, che l’Abruzzo non arriva a 300, nonostante un’estensione territoriale più che doppia. Numeri in controtendenza rispetto a quelli relativi al riparto dei fondi ricevuti: riceviamo ogni anno circa lo 0,5% della torta dei finanziamenti nazionali, ma registriamo il 3,8% dell’energia eolica prodotta a livello nazionale. A questi numeri si aggiunge un’altra anomalia: abbiamo subito una proliferazione incredibile di micro parchi eolici da 5-6 pale, che hanno invaso gran parte del territorio regionale. In Italia siamo l’unica regione a non disporre di una legge urbanistica. Tutto ciò è inaccettabile”.

fontana no eolico bassomolise nuova cliternia

“Se in Molise dobbiamo assistere periodicamente a progetti incoerenti con le sue vocazioni naturali è perché il governo Toma si è rivelato totalmente incapace di fare scelte programmatiche lungimiranti – ha sottolineato Angelo Primiani -. Lo sviluppo però, se è di questo che parliamo, dovrebbe sempre tener conto del sacrificio di chi per primo ha scommesso su queste aree. Ma è evidente che ciò non sta accadendo. La zona infatti è fortemente vocata all’agricoltura, e porta lustro all’intera Regione grazie ai suoi prodotti di eccellenza. Non solo. Perché parliamo di un’area turistica. Esiste infatti un piano strategico del turismo che cozza bruscamente con quanto sta accadendo sul territorio. La Regione faccia chiarezza: la costa molisana dev’essere valorizzata da un punto di vista turistico o dev’essere preda di mega impianti energetici?”.

primiani no eolico bassomolise nuova cliternia

L’installazione di parchi eolici e fotovoltaici in basso Molise va fermata in maniera trasversale. Rivolgo l’invito alla Provincia di Campobasso chiamata ad esprimere ufficialmente la propria contrarietà, come pure a tutti i sindaci di zona che tramite specifiche delibere possono pretendere dalla Regione, ricevendo il nostro appoggio, la ricostituzione del comitato Via e al contempo far emanare un regolamento capace di individuare aree precise dove far nascere questi impianti. A riguardo in Consiglio abbiamo chiesto la sospensione di tutte le autorizzazioni in attesa dell’approvazione del Piano paesaggistico. Non dovremmo mai dimenticare che non abbiamo una terra di ricambio. Di Molise ce n’è uno: prendiamocene cura”, il pensiero di Vittorio Nola.

nola no eolico basso molise

Non è mancato anche l’intervento di Vittorino Facciolla, segretario regionale del Pd. “Ho ribadito che il compito della Politica è fondamentale; deve continuare a svolgere il suo ruolo di tutela del territorio. Come?

Ad esempio come abbiamo fatto dal 2013 al 2018, durante questo arco di tempo non è stato autorizzato alcun impianto.

Con la passata Giunta regionale, assumendoci le nostre responsabilità, abbiamo motivato una serie di dinieghi, anche sulla scorta dell’approvazione della Legge regionale numero 23 del 2014 che consentiva la moratoria alle autorizzazioni fino a che non si approvavano i documenti di programmazione territoriale.

Ecco quindi che alla politica delle chiacchiere e dei proclami abbiamo saputo contrapporre la politica fattiva, che opera attraverso atti concreti, quali le leggi e le deliberazioni.

Ancora oggi questo è il mio modo di intendere e fare Politica: lo scorso 27 aprile ho proposto al Consiglio regionale due Ordini del Giorno, votati poi all’unanimità, che obbligano l’attuale Governo regionale a concludere il percorso di regolamentazione attraverso un provvedimento regionale che indichi le aree vocate alle produzioni di energia da fonti rinnovabili.

facciolla no eolico bassomolise nuova cliternia

In ogni caso ho ribadito che questa regione non può prescindere dalle competenze perché in assenza di queste non può e non potrà mai esserci alcuna tutela.

Ribadisco la mia non contrarietà alle installazioni ma solo e soltanto laddove queste sono compatibili con il territorio ed il paesaggio. Ringrazio il Comitato, Don Nicolino e sua Eccellenza il Vescovo De Luca, per la costante possibilità di ascolto e di confronto che ci consentono”.

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