Cvtà street fest

Arte di strada, edizione ridotta per il Festival di Civitacampomarano. L’opera simbolo sarà cancellata: “Impossibile salvarla”

Polemica sui social per la decisione del sindaco di abbattere il muro sul quale è disegnata la ragazza che si copre gli occhi. "Fatto di tutto per conservarla ma è impossibile" afferma Paolo Manuele negando qualsiasi speculazione. Intanto l'edizione 2021 non vedrà l'evento di massa ma l'arrivo di due artisti esteri nelle prossime settimane

Sarà un’edizione mini quella del 2021 per il Cvtà Street Fest, il Festival di arte di strada che da 5 anni caratterizza Civitacampomarano. Solo due artisti per realizzare nuove opere, però niente festa collettiva. Ma non è l’unica notizia che riguarda il piccolo borgo molisano che fu di Vincenzo Cuoco e l’evento capace di attirare l’attenzione di tutta Italia.

Infatti il suo murale simbolo, quello realizzato da Alice Pasquini un anno prima dell’ideazione del festival e che rappresenta una ragazza che si copre gli occhi, verrà presto cancellato.

La notizia sta rimbalzando in questi giorni anche su siti specialistici ma le cose non sono andate esattamente come è stato raccontato finora. Lo ha spiegato il sindaco Paolo Manuele, titolare di quell’immobile in via Roma, in un lungo post Facebook pubblicato nella serata di lunedì 7 giugno.

Infatti Manuele ha sentito il bisogno di esprimersi pubblicamente dopo che era emersa la notizia fuorviante secondo cui aveva preso la decisione di abbattere l’immobile con l’intento di realizzare una ristrutturazione sfruttando il super bonus 110% che permette di ottenere una detrazione fiscale superiore a quanto speso per i lavori di edilizia. Insomma si è fatto passare un lavoro di messa in sicurezza per una sorta di manovra speculativa su un’opera d’arte. Ma la realtà è ben diversa.

“Dallo scorso anno – le parole di Manuele – ho condiviso con gli organizzatori locali del festival, dell’idea che stavo valutando un intervento strutturale su casa mia, ed allora spiego (seppur non devo spiegazioni) alcune cose. Premetto, il murales realizzato da Alice è per tanti ed anche per me un simbolo, oltre che un’espressione artistica stupenda. Da quel murales realizzato nel 2015, un anno antecedente alla prima edizione del festival, è nata l’idea di organizzare l’evento. Civitacampomarano, grazie ad Alice ed alla street art ha avuto una vetrina inimmaginabile. Questo non autorizza nessuno a screditare gli altri, ed a far passare all’esterno cose diverse. L’opera come detto risale al 2015, io quella parte di immobile l’ho acquistata nel 2019. Lo scorso anno quando ho appunto anticipato dell’intervento, come possono testimoniare tante persone, ho illustrato che avrei valutato se fosse stato possibile conservarlo. In base al progetto tecnico che si sta redigendo, oggi emerge che ciò non è possibile. Sempre lo scorso anno ho detto che ero anche disponibile a pagare la realizzazione di una nuova opera, o della stessa, ma non spetta a me decidere. Ciò a riprova che, difformemente a quanto circola, non c’è alcuna contrapposizione con l’associazione organizzatrice ma anzi condivisione e volontà di fare le cose per la Comunità”.

A conferma di queste parole, ecco anche quanto riferisce Ylenia Carelli, dell’associazione Civitart, che insieme ad Alice Pasquini porta avanti il festival. “Si è alzato un polverone inutile su una notizia fuorviante dalla quale usciamo male tutti. Ma le cose non stanno veramente così perché Paolo Manuele ha fatto di tutto per poter salvare quel murale. Inoltre non è la prima volta che purtroppo a causa di ristrutturazioni o per altri motivi delle opere realizzate per il festival vengono cancellate”.

Questo è un po’ il rischio che corre l’arte di strada un po’ in tutto il mondo, poiché spesso muri, edifici o pareti non possono essere protetti come se fossero all’interno di un museo.

Manuele aggiunge: “Altra distorsione, un intervento di adeguamento sismico o di abbattimento e ricostruzione, come noto se solo ci si documentasse, si può eseguire anche non essendoci pericoli di crollo. Inoltre sempre a Civitacampomarano, oltre a tanti altri luoghi sparsi in Italia e nel mondo, altri privati che hanno dovuto fare interventi hanno rimosso le opere, nessuno ha detto nulla (perché nel diritto non c’è nulla da dire). Infine ricordo che, come previsto nelle manifestazioni di interesse che sottoscrive chi mette a disposizione le pareti, gli interventi di messa in sicurezza e gli interventi straordinari sono contemplati per rimuovere le opere (che non hanno comunque alcun vincolo)”.

Paolo Manuele

L’idea di realizzare un murale alternativo alla ragazza che si copre gli occhi verrà valutata nei prossimi mesi. Quest’anno infatti Alice Pasquini probabilmente non sarà a Civitacampomarano anche perché nei prossimi mesi diventerà mamma.

Il festival si prenderà un anno di pausa rispetto al grande evento collettivo che è stato finora ma continuerà a vivere in una forma diversa. Nelle prossime settimane due artisti, lo spagnolo Cristian Blanxer e il brasiliano Thiago Mazza, realizzeranno delle opere in estemporanea in segno di continuità col Civita Street Fest.

“Nonostante la pandemia e gli effetti collaterali come lockdown, zone rosse e difficoltà di spostamento e organizzazione, Cvtà Street Fest, ideato nel 2016 dall’artista Alice Pasquini, anche quest’anno torna, seppur sotto una veste differente e non vero e proprio festival di street art” si legge sul sito ufficiale.

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“Dopo l’edizione 2020, infatti, che ha visto coinvolta la comunità con l’installazione di opere coordinate via Zoom dagli artisti a distanza, quest’anno gli organizzatori hanno deciso di raccogliere energie e sforzi per chiamare in Molise gli artisti Cristian Blanxer e Thiago Mazza, in due sessioni differenti: lo spagnolo sarà a Civitacampomarano dal 17 al 24 giugno, mentre il brasiliano lavorerà dal 1° al 7 luglio”.

Con la speranza di poter rivivere l’intero evento nel 2022, magari quando la pandemia sarà un ricordo.

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