Consiglio regionale

A casa 80 operatori sanitari impegnati nell’emergenza covid, il consiglio regionale vota compatto per prolungare i contratti

Alla fine della seduta del Consiglio regionale viene votato un testo che impegna il governatore ad attivarsi con il commissario ad acta e il direttore generale dell'Azienda sanitaria per prorogare o rinnovare gli incarichi professionali. Il dibattito in Aula mette a nudo le criticità del sistema: su 56 concorsi banditi molti sono andati a vuoto, come quelli per Malattie Infettive e Anestesia e rianimazione. Mentre Cefaratti accusa Asrem: "Proposti contratti di tre mesi ai pediatri, è uno schifo. Sono scappati anche i medici reperiti con il bando della Protezione civile nazionale".

Il bicchiere si può considerare mezzo pieno o mezzo vuoto? Un dubbio forse legittimo se si legge il testo della mozione approvata in Consiglio regionale a favore del personale sanitario assunto a partita Iva dopo essere stato impegnato in prima linea nell’emergenza covid. Due giorni fa – il 31 maggio – i contratti sono scaduti di 80 operatori. ‘Gli angeli presi a calci in c…’: si leggeva in uno dei manifesti esposti davanti a Palazzo D’Aimmo da chi si è sentito tradito perchè pensava di essere stabilizzato e non rimandato a casa.

A tale questione viene dedicata la riunione monotematica dell’assise regionale così come richiesto dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle.

“Grazie a queste persone – sottolinea il capogruppo dem Micaela Fanelli – sono state salvate le vite dei molisani che avevano il covid. E poi abbiamo bisogno di loro per garantire i Lea (livelli essenziali di assistenza, ndr) e per smaltire le liste di attesa”. A suo avviso, bisogna “dare continuità ai rapporti di lavoro, stabilizzare questi lavoratori”.

Il capogruppo M5S Andrea Greco esprime il suo sdegno dal momento che – ricorda – “il Consiglio regionale si era già pronunciato per salvaguardare questi operatori” ma “da ieri (31 maggio, ndr) sono disoccupati e sono stati trattati senza rispetto”. A sostegno della mozione si schiera anche Michele Iorio. Evidenzia che “questi lavoratori hanno operato nella fase più acuta e brutta della pandemia, quando l’organizzazione non era preparata a dovere, correndo il rischio di contrarre l’infezione. Questo Consiglio regionale dovrebbe confermare una volontà già espressa e che Asrem avrebbe dovuto rispettare”.

Un aspetto che ribadisce anche Vittorino Facciolla (Pd): “La mozione approvata lo scorso gennaio per questi operatori è stata carta straccia”. 

Dai banchi della maggioranza Gianluca Cefaratti (Orgoglio Molise) è l’unico che fa sentire la sua voce. Chiede al presidente Toma di battersi “non per una proroga di due mesi ma affinchè venga bandito un nuovo concorso e porre fine anche a contratti a tempo determinato”. Poi usa parole forti nei confronti dei vertici Asrem: “Ho visto l’ultimo avviso per conferire incarichi della durata di 3 mesi per i pediatri. Ed è uno schifo. Così come i medici che avevano vinto il bando della Protezione civile nazionale: dovevano essere impiegati nel contact tracing, sono scappati (hanno rassegnato le dimissioni poco dopo il conferimento dell’incarico, come aveva spiegato il presidente Toma nel corso della seduta, ndr).

Il governatore, dopo aver ricordato che il Governo ha approvato una norma che sancisce l’incompatibilità tra la figura del presidente di Regione e il commissario ad acta per la sanità (una battaglia del Movimento 5 Stelle che Toma si è legato al dito), in Aula tuona: “Smettiamola di dire fandonie giuridiche, chi pensa che ci siano violazioni di legge faccia le denunce. E’ il commissario ad acta che deve autorizzare le contrattualizzazioni”. Poi difende Asrem che “ha bandito 56 concorsi per reperire una serie di professionalità. Sono andati deserti anche i concorsi per Malattie infettive, Anestesia e Rianimazione”.

Toma Consiglio regionale 1 giugno

Quindi propone di cambiare testo della mozione. Nel dispositivo approvato all’unanimità “il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta regionale ad attivarsi presso il Commissario ad acta per il rientro dal deficit sanitario e presso la Direzione generale dell’Asrem affichè vengano prorogati o rinnovati gli incarichi d’opera professionale”.

Tutto questo sarà propedeutico ad avviare le assunzioni del personale e garantire un adeguato numero di operatori sanitari negli ospedali del Molise? Non si sa. Il capogruppo del Pd Micaela Fanelli promette di non mollare la presa e annuncia: “Continueremo a vigilare affinchè vengano avviati i processi di stabilizzazione di queste persone”. (SP)

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