Annunci disattesi

Vaccini ai 50enni: adesioni aperte in mezza Italia, in Molise no. Rinviate le somministrazioni negli studi medici

All'annuncio del commissario straordinario all'emergenza Figliuolo non ha fatto seguito l'attivazione della piattaforma dedicata a raccogliere le adesioni dei nati fino al 1971 e sono slittate le vaccinazioni negli ambulatori dei medici di famiglia. "Pianificheremo i vaccini anche per tale fascia d'età - spiega il consigliere Andrea Di Lucente a poche ore dalla cabina di regia - ma bisogna prima chiarire l'approvvigionamento delle dosi e personale da impiegare nei centri vaccinali".

Qualcuno si è svegliato anche di buon’ora, ma quando si è collegato alla piattaforma regionale per prenotare il vaccino ha trovato la brutta sorpresa: i cinquantenni non possono, non hanno ancora la possibilità di aderire alla campagna di immunizzazione anti-Covid. Nè i molisani possono recarsi negli studi medici per ricevere il Johnson&Johnson.

Questa mattina – 10 maggio – sulla piattaforma regionale per i nati fino al 1971 non era stata attivata la procedura di prenotazione, nonostante l’annuncio che il commissario nazionale straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo aveva fatto giovedì scorso proprio in Molise, alla fine della riunione operativa in Regione e del sopralluogo alla Cittadella dell’Economia di Campobasso. Con lui c’era il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. “Lunedì prossimo si apriranno le prenotazioni dei vaccini fino alla classe 1971, quindi i 50enni”: le parole del vertice militare che aveva insomma delineato la nuova fase della campagna vaccinale dopo aver messo in sicurezza la popolazione fragile con più di 60 anni e altre categorie prioritarie.

Vaccini, lunedì via alle prenotazioni per i 50enni: l’annuncio del Generale Figliuolo in Molise

 

L’annuncio del generale finora non trova riscontro nella realtà molisana. Nel resto del Paese invece la campagna per mettere in sicurezza dal covid i cinquantenni – dando sempre precedenza a chi soffre di determinate patologie anche in questa fascia d’età – sta procedendo a velocità diverse: in alcuni casi il cronoprogramma annunciato dal generale Figliuolo è stato rispettato o addirittura anticipato.

Ad esempio, da oggi prenotazioni aperte in Abruzzo, Puglia, Lombardia e Calabria. Due giorni fa è stata avviata la raccolta delle adesioni anche per 630mila residenti nati tra il 1962 e il 1971 dell’Emilia Romagna. Venerdì 7 maggio la campagna di immunizzazione per tale fascia d’età è stata avviata in Veneto. A breve prenderà il via in Toscana.

Rispetto alle indicazioni del commissario nazionale all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, hanno ‘giocato’ addirittura d’anticipo Campania e Lazio: addirittura nella Regione governata da Vincenzo De Luca le prenotazioni per i 50-59enni sono state aperte il 27 aprile. Tanto che all’annuncio del generale Figliuolo in Molise il vulcanico presidente campano aveva commentato sarcastico: “C’è stato un annuncio epocale dal commissariato di Governo: dal 10 maggio iniziamo i vaccini agli ultra 50enni. Noi il 10 maggio avremo già finito”, ha detto De Luca.

Il Molise, dove venerdì scorso sono state aperte le adesioni per il target 65-60 anni, è rimasto indietro: l’attesa svolta per mettere in sicurezza le persone nate fino al 1971 non c’è stata.

“Innanzitutto è necessario prima concludere le altre categorie, come ha detto anche il generale Figliuolo nelle interviste rilasciate a Campobasso. La settimana scorsa avevamo aperto ai 60-65enni e quindi ora stiamo programmando per tale categoria (i cinquantenni, ndr): oggi ci sarà una cabina di regia in cui decideremo e pianificheremo tutto”, è la versione della Regione Molise fornita tramite  il consigliere delegato alla Digitalizzazione, Andrea Di Lucente, che fra l’altro questa mattina ha avuto un primo confronto con il commissario alla sanità Flori Degrassi, propedeutico proprio alla cabina di regia.

Andrea di Lucente

Ci sono due questioni da verificare e risolvere prima di poter attivare la piattaforma di prenotazione dei vaccini per i nati fino al 1971: la disponibilità degli stessi farmaci anti-Covid anche alla luce delle ultime novità. L’Unione Europea, ad esempio, non ha rinnovato il contratto con Astrazeneca e le ultime dosi di Vaxzevria arriveranno alla fine di giugno.

Il secondo problema riguarda i punti vaccinali della nostra regione che lavorano su binari diversi: nei centri in cui c’è disponibilità di personale sanitario si procede a pieno regime, in altri no. “In alcuni punti vaccinali oggi sarebbe anche possibile vaccinare i cinquantenni, in altri ci sono dei ritardi dovuti al personale”, ammette anche Di Lucente.

Un altro flop molisano riguarda l’avvio delle vaccinazioni presso il medico di famiglia, direttamente nello studio professionale del comune di residenza. Si doveva iniziare sempre questa mattina (10 maggio), ma ufficiosamente è stato comunicato ai medici di medicina generale lo slittamento di una settimana a causa di alcune difficoltà che sarebbero sorte nell’ambito dell’organizzazione in capo alla struttura commissariale. Tutto rinviato a lunedì 17 per le somministrazioni di Johnson&Johnson. 

Johnson & Johnson per gli over 60: da lunedì il vaccino lo faranno i medici di famiglia. Richiamo Pfizer e Moderna dopo 42 giorni

La risoluzione di tali problematiche sarà al centro dell’agenda della cabina di regia convocata nel pomeriggio, quando sarà programmato il prosieguo della campagna di immunizzazione della nostra regione che dopo le ottime performance dei giorni scorsi non può permettersi lo ‘smacco’ di restare indietro.

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