Il Governatore e il suo uomo fidato Maurizio Tiberio aggrediti verbalmente da due ragazzi giovani e incensurati dopo aver pranzato in un ristorante di Campobasso. I due, secondo quanto riferito alla polizia, sarebbero passati dalle parole ai fatti e uno avrebbe dato una violenta testata a Maurizio Tiberio, collaboratore del presidente, finito in ospedale con una brutta ferita al setto nasale.

Il governatore Donato Toma è visibilmente scioccato per quanto accaduto. Mai si sarebbe aspettato un fatto simile in una “realtà come la nostra – racconta – dove tutto sommato al di là delle opinioni contrastanti, dei pareri diversi, delle idee che fortunatamente sono anche opposte perché il fatto che siano divergenti ci permette di crescere e migliorarci; al di là di tutto questo, si è sempre affrontata ogni problematica discutendo, in maniera spesso anche forte, ma si è discusso: si è argomentato questa o quella questione da valutare, analizzare ed eventualmente risolvere. La violenza verbale è un’altra cosa e l’aggressione fisica è un abominio alla democrazia e alla dignità di una comunità che vanta ben altre qualità”.

Il presidente della Regione è rientrato da poco al lavoro, nel suo ufficio di Palazzo Vitale, quando lo chiamiamo al telefono. Il suo collaboratore nonché consigliere economico, Maurizio Tiberio, invece è in ospedale, al Cardarelli, dove è stato portato dopo che ha ricevuto una testata in pieno volto.

“Sono in attesa di sapere come sta”, confessa il presidente sollevato soltanto dalla notizia ricevuta poco prima che “la polizia ha fermato i due giovani aggressori e sono stati identificati”. Sono stati portati in questura, in attesa anche dell’esito del referto che riguarderà le condizioni di Maurizio Tiberio, rispetto al quale si formuleranno ipotesi di reato ed eventuale procedimento contro i due.

Toma racconta i fatti a metà tra stupore e indignazione. “Ero a pranzo con Maurizio (Tiberio, suo consigliere economico, ndr) all’osteria ‘Ventotto’ in via Francesco De Attellis quando sono passati due ragazzi di cui il più piccolo avrà avuto 22 anni mentre il più grande solo qualcuno in più, e hanno iniziato ad insultarmi attirando l’attenzione di tutti gli avventori che erano seduti ai tavoli esterni al locale. ‘Sei un pezzo di merda’ e molto altro, tanto che Maurizio si è alzato dalla sedia andando incontro ai due per invitarli ad abbassare i toni. Nel farlo, si è preso una testata che ha trasformato la sua faccia in una maschera di sangue. E quindi ci sono stati minuti di caos generale, tutti erano sconvolti per quanto era appena successo, il titolare del ristorante ha invece chiamato subito il 113”.

La polizia ha identificato tutti gli avventori del ristorante, poco dopo ha fermato anche i due giovani che ora rischiano grosso sotto il profilo penale. Maurizio Tiberio invece è stato portato in ospedale e sottoposto a tutti gli accertamenti clinici del caso a causa della frattura del setto nasale.

A questo punto della conversazione Toma non ha più molta voglia di parlare, né di raccontare. Inquieto e amareggiato chiude con un messaggio che – al di là di ogni opinione politica – lascia l’amaro in bocca anche chi per la politica non ha passione né interesse: “Due ragazzini, poco più che ventenni – ha detto il governatore – sono il prodotto di un contesto che li ha abituati all’odio. Sono il frutto di dinamiche verosimilmente familiari o sociali che non insegnano alcun tipo di rispetto per l’altro. Che abbia un’idea politica diversa dalla tua o anche altro. Aggressioni di questo tipo ratificano l’esistenza di una fetta di società alla deriva”.

In serata il capo della Giunta regionale ha registrato un video postato su Facebook: “Abbassiamo i toni”, il suo invito.

Non sono tardati ad arrivare messaggi di solidarietà e di condanna per quanto accaduto. Primo fra tutti il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina: “Siamo di fronte ad atteggiamenti, gesti e parole che vanno condannati nella loro forma e nella loro sostanza, sempre e comunque, e che non appartengono alla dimensione morale e culturale della nostra città. – ha dichiarato il primo cittadino in una nota – A nome mio personale e dell’Amministrazione comunale tutta, esprimo la nostra solidarietà al Presidente della Regione, Donato Toma e al suo consigliere, Maurizio Tiberio, restando profondamente dispiaciuto per l’attacco che hanno dovuto subire. Approfitto anche per ricordare che a Campobasso non c’è posto per gesti e parole di odio e per chi ne fa uso”.

(foto Regione Molise)  

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