Campobasso

Tangenziale Nord, ‘pasticcio’ sul tracciato: consegna dei lavori slitta a fine 2022 per ritardi e inadempienze

L'ultimo intoppo sull'infrastruttura è legato ad una conduttura idrica sul tracciato di cui ci si è accorti solo ora. "Un anno e mezzo fa lo abbiamo segnalato a Molise Acque", spiega il dirigente del Comune di Campobasso Giarrusso. L'agenzia regionale dovrà inviare un parere con alcune prescrizioni da rispettare per la realizzazione dell'opera, la cui consegna è slittata a dicembre 2022.

C’è un destino comune che unisce gran parte delle opere pubbliche del nostro Paese: le scadenze di completamento spesso subiscono improvvisi stop o rallentamenti a causa di imprevisti o di intoppi burocratici. Casistica in cui può rientrare anche la Tangenziale Nord che a Campobasso si attende da circa 30 anni. Era prevista alla fine di quest’anno la consegna dei lavori dell’infrastruttura che collegherà una parte del capoluogo al Rivolo e alla Fondovalle del Biferno.

Manco a dirlo, bisognerà spostare di un bel po’ le pagine del calendario e cerchiare in rosso una nuova data: il 31 dicembre 2022. 

“Per stare larghi, prevediamo la consegna dei lavori alla primavera del 2023“, ammette anche il sindaco della città capoluogo Roberto Gravina. Nella precedente amministrazione l’opera finanziata dalla Regione con 18 milioni del Fondo sviluppo e coesione 2007/2013 era stata finalmente appaltata all’impresa che si era aggiudicata il bando (fra l’altro impugnato al Tar dalle ditte escluse, ndr): la Brancaccio Costruzioni spa. Ruspe e altri mezzi edili hanno acceso i motori nell’ottobre 2019.

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Per non farci mancare niente, c’è stata la pandemia provocata dal coronavirus.

Dulcis in fundo, è spuntato un nuovo intoppo: una tubatura dell’acqua di proprietà dell’agenzia regionale Molise Acque. Per evitare problemi alla rete idrica durante la realizzazione del tracciato ed eventuali responsabilità (quindi cause e conteziosi vari) sarà necessario costruire un apposito manufatto a protezione della stessa tubatura.

Campobasso lavori fermi Tangenziale nord

Ohibò – penserà qualcuno – e ci si è accorti solo ora di questo problema? “In realtà, noi abbiamo chiesto un parere a Molise Acque un anno e mezzo fa. Stiamo aspettando una risposta”, sottolinea a Primonumero il dirigente dell’Area Sviluppo del Territorio al Comune di Campobasso, l’architetto Giuseppe Giarrusso che spiega i motivi del ritardo.

L’atteso parere dovrebbe arrivare – pare – in queste ore in Municipio. O almeno così precisa il presidente di Molise Acque Giuseppe Santone che abbiamo contattato ieri: “Invieremo al Comune di Campobasso una nota con una serie di prescrizioni a protezione della condotta che va ad alimentare il serbatoio di Calvario e che si trova sulla nuova sede stradale”. Secondo Molise Acque, che in pratica deve autorizzare l’intervento, bisognerà realizzare quello che tecnicamente si chiama “scatolare”, ossia una manufatto che consente la protezione della tubatura.

Campobasso lavori fermi Tangenziale nord

Ma perchè in fase di progettazione del tracciato, di cui si è occupata la stessa ditta esecutrice, è ‘sfuggito’ quello che solo in apparenza è un dettaglio?

“Può darsi che l’ufficio preposto non lo abbia segnalato perchè noi non abbiamo una mappatura di tutti i sottoservizi del territorio”, puntualizza l’architetto Giarrusso. Ad ogni modo “se l’impresa non ha previsto questa tubatura, dovrà provvedere a proprie spese a realizzare lo scatolare”.

Il dirigente chiarisce anche sulle tempistiche: “I lavori non si sono fermati. Fra l’altro ho invitato la Brancaccio, che ha presentato una perizia di variante nell’ambito dei costi ammessi (parliamo di migliorie che sono emerse in corso d’opera), al rispetto dei termini contrattuali che sono fissati a novembre 2021. Però, in considerazione della pandemia, abbiamo avuto una proroga da parte della Regione Molise di un anno”.

Insomma i tempi di consegna dell’opera sono stati ridefiniti. Una questione di cui la Giunta Gravina già si era occupata un paio di settimane fa, quando ha approvato una delibera per la proroga della convenzione con la Regione.

“In base alla convenzione originaria – aggiunge il primo cittadino riferendosi alla delibera licenziata il 30 aprile dal suo esecutivo – noi avremmo dovuto consegnare il cantiere al 31 dicembre 2021. Tuttavia, il problema da risolvere con Molise Acque e ancora prima il covid hanno provocato uno slittamento. Per questo, abbiamo rivisto la convenzione con la Regione con cui abbiamo trovato un accordo”.

Chissà se il 2022 sarà l’anno decisivo per l’apertura dell’arteria di cui si parla da 30 anni.

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