Campobasso

“Sostegno a famiglie, aziende e scuole”: ok al rendiconto 2020. Le opposizioni: “Non ha visione politica”

Approvato in Consiglio comunale, a maggioranza, il documento contabile. L’assessore Panichella: “Un bilancio coraggioso che punta a sostenere i cittadini”. 47 milioni e mezzo di entrate e di uscite dalle casse comunali, la spesa pro capite si aggira sui 980 euro, la pressione fiscale sui 530. I ‘no’ da tutti i gruppi di minoranza: “Il sindaco non entra nel merito perché non ha nulla da dire”. Gravina: “Critiche strumentali”.

“Un rendiconto 2020 coraggioso e pensato a favore delle famiglie e delle aziende”. L’assessore al bilancio del Comune di Campobasso, Giuseppina Panichella, difende “il prezioso lavoro svolto dalle dirigenze amministrativa e sociale” portato avanti in questi mesi. I numeri? Circa 47 milioni e mezzo tra entrate e uscite. Questi i numeri ‘macro’, ma con l’assessore siamo entrati nei dettagli per provare a capire come inciderà il rendiconto effettivamente sui cittadini.

Andando con ordine, è stato approvato questa mattina, 18 maggio, il documento contabile 2020 nel corso della seduta del Consiglio comunale. 19 voti a 10, con un’astensione. In pratica, è passato a maggioranza. Anche perché le opposizioni non hanno risparmiato critiche. Il capogruppo del Pd Trivisonno ha punzecchiato il sindaco che “ha impiegato solo due minuti e mezzo per la sua dichiarazione di voto perché non ha niente da dire su un bilancio che non ha nulla di politico”. Mentre il capogruppo della Lega Tramontano parla delle maggiori criticità riscontrate: “La raccolta differenziata è ferma al palo e sono pochi i fondi messi a disposizione per le politiche della famiglia”. Voti contrari espressi anche da Forza Italia, Popolari e Fratelli d’Italia.

“Nella discussione di oggi in Consiglio – ha replicato il sindaco Gravina – abbiamo potuto constatare che non vi sono stati interventi di natura tecnica da parte dei consiglieri di minoranza inerenti il documento. Tutto ciò è senz’altro singolare, soprattutto alla luce delle dichiarazioni che vennero rilasciate in occasione della precedente seduta e ne evidenzia, purtroppo, la componente strumentale, nonché l’intenzione, in quell’occasione piuttosto chiara, di attaccare l’operato della struttura amministrativa, che oggi, invece, ci si è affrettati ad elogiare, come, invece, giustamente sarebbe stato opportuno fare sin dall’inizio”.

Per la Panichella “parlano i dati, che dicono che nonostante il blocco delle entrate in un anno difficile come quello della pandemia tuttora in corso, è migliorato l’indice di tempestività di pagamento delle fatture dei debiti commerciali. I giorni di attesa sono infatti passati da 63 a 43”. Come si diceva in apertura, si punta molto sul supporto alle famiglie: “Si tratta di risorse arrivate, è vero, ma che sono state messe in campo con un tempismo incredibile. Non appena sono arrivate le risorse, sono stati impiegati solo tre giorni per poi elargire. E mi preme sottolineare la disponibilità mostrata dai dipendenti”.

giuseppina panichella

Restando in argomento, l’assessore aggiunge che “è stata ridotta la percentuale di compartecipazione ai servizi a domanda individuale, ovvero asili, mense, centri sportivi, mercati. Tutto ciò grazie al fatto che siamo riusciti ad approvare il bilancio nei termini e non siamo in dissesto”. Ed ecco gli esempi concreti: la quota di partecipazione dei cittadini per gli asili nido è al 9%, quella per i mercati al 16,6%, per le mense al 40% e per gli impianti sportivi solo per il 2%.

C’è poi il capitolo scuola, molto caro all’amministrazione comunale. Panichella ritiene “una grande cosa l’accordo siglato con la Regione a dicembre per andare avanti col bando scuole. Parliamo della ‘Montini’ soprattutto, per la quale abbiamo partecipato a tutti i bandi previsti dal Ministero e siamo riusciti ad avere per la progettazione un milione e 300mila euro in totale, di cui 1 milione 150mila per la Montini già arrivato”. Questo ci permetterà di ridurre il mutuo acceso da 4 a meno di 3 milioni. Bisogna aggiungere che “siamo riusciti a ottenere circa 5 milioni per vari interventi da destinare al dissesto idrogeologico”. 50mila euro saranno destinati alla Collina Monforte.

Ma quali sono le cifre esatte delle casse comunali? Cosa entra e cosa esce in egual misura da Palazzo San Giorgio? 47 milioni e mezzo, euro in più euro in meno. Per quanto riguarda le spese, 9 milioni – per restare sul concreto – riguardano i redditi da lavoro dipendente. 6 milioni le imposte, 33 è la voce ‘acquisto beni e servizi’ mentre gli interessi passivi ammontano a 484mila euro.

Per quanto riguarda le entrate, chiaramente le tasse dei cittadini fanno la parte del leone: 13 milioni dall’Imu (imposta sulla casa), 7 dalla Tari (tassa sui rifiuti), 7 milioni dall’addizionale comunale. Poi il macro-cosmo delle entrate dallo Stato e dalla Regione che ammonta a 19 milioni e mezzo oltre alle entrate extra-tributarie. Sono interessanti anche altri due numeri: la spesa corrente pro capite per cittadino nel 2020 ammonta a 981 euro e 68 centesimi, la pressione tributaria è a 527 euro e 49 centesimi.

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