La truffa a fossalto

Sfila mille euro al titolare di una ricevitoria per una ricarica su Amazon: finta operatrice Sisal denunciata

La donna di 35 anni, di origini campane, era riuscita a raggirare l'uomo segnalando un falso guasto al terminale. E' stata denunciata a seguito delle ricerche condotte dai Carabinieri del Comando Compagnia di Bojano e della Stazione di Torella del Sannio.

Una truffa architettata in maniera sofisticata. Ma è stata ugualmente ‘pizzicata’ dai Carabinieri del Comando Compagnia di Bojano e della Stazione di Torella del Sannio. A Fossalto, il titolare di una ricevitoria Sisal è stato raggirato da una donna che telefonicamente è riuscita a beffarlo facendogli digitare dei codici per effettuare una ricarica su Amazon di mille euro.

Il raggiro è stato scoperto grazie alla tempestiva chiamata dell’uomo al 112.

In pratica, la donna, 35 anni di origini campane, aveva contattato il numero di rete fissa del bar-ricevitoria del paese invitando il suo interlocutore a portarsi sul terminale Sisal per effettuare delle operazioni di verifica. A detta della giovane, era stato segnalato e poi rilevato un malfunzionamento.

Tutto è successo in pochi istanti. La truffatrice ha fatto immettere dei codici sul terminale e, come ricostruito dagli uomini dell’Arma, ne ha inviato conferma tramite messaggio, assicurandosi poi che l’operazione avesse avuto esito positivo.

Il gestore, però, probabilmente insospettito dalla richiesta, ha pensato di contattare i Carabinieri della Stazione di Torella del Sannio per verificare quanto accaduto scoprendo che in realtà erano state effettuate delle operazioni bancarie necessarie per ricaricare un profilo sul sito di shopping on line Amazon per l’importo di mille euro.

Dopo la denuncia, i carabinieri sono riusciti a risalire alla donna che tra l’altro ha anche dei precedenti per comportamenti passati molto simili per i quali era stata deferita dai militari di Bari.

Purtroppo, come sottolineano dall’Arma in una nota, “gli obiettivi dei malfattori son i più svariati, persone anziane, ricevitorie del Lotto e la miriade di contatti quotidiani ricevuti da call-center che possono indurre facilmente in errore. L’invito è quello di chiedere aiuto al 112 al minimo sentore o dubbio che l’interlocutore, sia che si presenti a casa, sia che abbia un contatto telefonico, possa far sorgere”.

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