Campobasso - videointervista

L’Infiorata per la Madonna dei Monti, storia di una devozione che resiste. Il fondatore Baffo: “Ne abbiamo bisogno”

Fin dall’alba diverse persone hanno raggiunto a piedi la chiesa di Santa Maria Maggiore in occasione della ricorrenza sentitissima del 31 maggio. A Porta San Paolo allestiti nastri colorati e l’Ave Maria sull’arco. Il racconto del fondatore dell’infiorata, Antonio Picone, al secolo ‘Baffo’.

Una devozione che va avanti da oltre un secolo, e cioè da quando la chiesa di ‘Santa Maria Maggiore’, più conosciuta come chiesa della Madonna dei Monti, fu riportata a nuovo splendore. Era il 1911 e proprio nella giornata di oggi, 31 maggio, si svolse la prima processione dedicata alla Vergine. Purtroppo, da due anni a questa parte il corteo religioso non può sfilare per le stradine del Centro Storico di Campobasso causa pandemia. Ma la devozione è intatta.

Antonio Picone, al secolo ‘Baffo’ e fondatore all’inizio degli anni Settanta dell’Infiorata che conosciamo oggi che coinvolge buona parte del centro cittadino, ripercorre le tappe storiche dell’evento e lancia un appello anche alle istituzioni affinché l’infiorata diventi sempre più grande.

Campobasso senza Infiorata 2021 centro storico

Come dimostrano le tante persone che fin dalle prime luci dell’alba non hanno potuto fare a meno di fare una ‘capatina’ fin sulla cima dei Monti per una preghiera. E per tutto il giorno non è raro vedere donne e uomini con coroncina in mano salire a piedi verso la chiesa. Niente processione e niente ‘Infiorata’, legata a doppio filo con la ricorrenza. Immancabili i tappeti di fiori in tempi normali: la speranza è che dal 2022 si possa tornare ad ammirare le bellezze e a seguire gli appuntamenti religiosi/popolari del capoluogo e di tutto il Molise.

Campobasso senza Infiorata 2021 centro storico

A Porta San Paolo i residenti hanno comunque allestito sull’arco il consueto ‘Ave Maria’ che saluta chiunque voglia salire inerpicarsi tra i vicoli del borgo antico. Oltre ai nastri colorati simbolo di una festa che ha nell’atmosfera magica, raccolta, intima, le proprie peculiarità. Gli inni dedicati alla Madonna, che di solito vengono intonati da un tenore e da un soprano nei pressi del ponte di ‘Bruschio’ (pont ‘e Brusche in dialetto), vengono ascoltati in preghiera grazie agli altoparlanti predisposti dai Frati Cappuccini.

Ponte di bruschio Campobasso senza Infiorata 2021 centro storico

E allora, tra ricordi e speranze, abbiamo voluto assaporare il clima che si respira in città in un giorno considerato solenne. Al pari del Corpus Domini e del Venerdì Santo. Come si evince dalle parole dei campobassani intervistati.

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