Il report settimanale

L’epidemia in Molise ‘riavvolge il nastro’ a 8 mesi fa. Si sale con le vaccinazioni e crollano contagi e decessi

I dati dell'epidemia della settimana dal 10 al 16 maggio in Molise fanno tornare indietro con la mente a settembre 2020. Tutti gli indicatori sono in netto miglioramento, ed è una tendenza ormai consolidata: i contagi sono stati 'solo' 81 in 7 giorni e gli attualmente positivi sono meno di 300. Cresce la media delle vaccinazioni quotidiane e i risultati sono ormai difficilmente opinabili

Otto mesi, tanto ci è voluto perché il Molise tornasse ai livelli precedenti alla seconda ondata dell’epidemia da Sars-Cov-2. È successo ieri, domenica 16 maggio, con i dati forniti dal bollettino Asrem tornati simili a quelli che si erano registrati a settembre 2020. Prima la seconda ondata dopo l’estate, poi una piccola tregua terminata all’inizio dell’anno con il divampare di quella che è stata da taluni definita terza ondata. Ora, ma è una tendenza che notiamo da settimane, sembra essere tornato il quasi-sereno e l’orizzonte si è rischiarato.

Gli indicatori, che abbiamo imparato a conoscere, relativi all’emergenza epidemica e che vanno da lunedì 10 maggio a domenica 16 (e i dati di oggi confermano) dimostrano inequivocabilmente quanto anticipato sopra. Partiamo dai contagi, perchè sono quelli che determinano a cascata tutti gli altri. Dopo mesi e mesi sono scesi sotto le 100 unità: nella settimana in esame sono stati 81, poco più di 10 al giorno di media. Significa che il Molise ha avuto negli ultimi sette giorni meno di 30 contagi ogni 100mila abitanti, un’incidenza decisamente da zona bianca. Un dato simile si fa fatica a ricordarlo. La ‘cavalcata’ verso il risultato di oggi d’altronde era predittiva ma, si sa, con le epidemie i cambi di rotta sono sempre dietro l’angolo. 7 giorni fa il dato settimanale ammontava a 125, e nelle settimane precedenti a 191, 235, 243, 191, 203, 256, 355 e più si va indietro più si sale. Per fare un raffronto, nella terza settimana di novembre i nuovi positivi in una settimana erano stati ben 887.

La cartina di tornasole della mutata situazione la dà, come sempre, il tasso di positività, ovvero la percentuale di tamponi positivi su tutti quelli eseguiti ed analizzati. Ebbene, anche in questo caso il dato è difficilmente opinabile. Nella settimana conclusa ieri la percentuale è scesa sotto il 3%, addirittura al 2.2%. Questa infatti la media settimanale, data dal numero di tamponi positivi (81) sul numero totale di test molecolari (3602). Il dato giornaliero è andato da un minimo dello 0.6% (domenica) a un massimo del 3% (mercoledì). Sono dati bassissimi che collimano con quelli nazionali dove nell’ultima settimana non si è mai superato il 3%. C’è però una differenza, ed è notevole. Il dato nazionale prende in esame anche i test antigenici (che in genere fanno abbassare la media) mentre quello molisano no. Tornando indietro nelle ultime settimane, il dato (a cominciare da quello di 7 giorni fa andando a ritroso) è stato di 3.4%, 4.7%, 5.6%, 6.7%, 5.9%, 6.2%, 6.8%, 8.3% e prima ancora anche più alto, attestandosi non raramente sopra il 10%.

E veniamo ai dati che più ci ricordano quanto male può fare questa malattia. Anche sul fronte dei ricoveri e delle morti si può finalmente tirare un sospiro di sollievo. L’ultima settimana ha confermato, invero, una tendenza evidente da qualche settimana. I decessi per Covid-19 (che peraltro ieri in Italia sono scesi sotto le 100 unità ed è il dato più basso da 7 mesi a questa parte) in Molise sono stati solo 3. Nelle settimane precedenti il numero era stato 5 (la scorsa), 10, 3, 7, 11, 15 e a seguire sempre più alto. Oltre 500 morti la pandemia ha causato nella nostra piccola regione (oltre 124mila in Italia, quasi 3 milioni e mezzo nel mondo) ma da diverse settimane il numero assoluto è in decisa frenata. È evidente, come uno studio dell’Iss ha dimostrato, come le vaccinazioni abbiano comportato un crollo di ospedalizzazioni e morti. Ed è esattamente quello che sta succedendo anche in Molise. Purtroppo negli ultimi sette giorni non ce l’hanno fatta due donne (rispettivamente di 93 e 72 anni) e un uomo di 71. Al Cardarelli il loro cuore si è fermato.

Nell’ospedale campobassano, l’unico che ormai in regione ha in cura pazienti con il Covid, ci sono 19 persone nel reparto di Malattie Infettive e 4 in quello di Terapia Intensiva. Una settimana fa i pazienti ricoverati erano 7 in più, due settimane fa 17 in più, tre settimane fa 33 in più rispetto ad oggi. Negli ultimi sette giorno solo 6 i ricoveri (come la scorsa settimana) e 10 le dimissioni. Oggi i tassi di occupazione sono scesi oltremodo, come mostrano i grafici.

occupazione terapie intensive 16 maggio
occupazione posti letto 16 maggio

Dall’inizio della pandemia ad oggi, il tasso di letalità del Covid-19 nella nostra regione è stato del 3.8% circa, più alto della media italiana che si assesta sul 3%.

Tanti, tantissimi, invece i guariti: il 94% delle oltre 13.500 persone che hanno contratto il virus è riuscito a sconfiggere l’infezione. Parliamo di 12.731 persone e di queste 226 solo negli ultimi sette giorni. Dunque negli ultimi sette giorni quotidianamente in media si sono infettate meno di 12 persone ma ne sono guarite più di 32, quasi il triplo.

E il contagio è ormai sotto controllo in tutti i centri della regione. Il capoluogo Campobasso, che nelle ultime settimane aveva fatto registrare importanti cluster, ha invertito la rotta. Negli ultimi sette giorni le nuove diagnosi di positività sono state 16 (la scorsa 36 e prima ancora 33, 75, 60). A Termoli i nuovi casi sono stati 10, poco più degli 8 e dei 9 delle due settimane precedenti. Si è innalzato il dato di Isernia in cui in una settimana sono stati diagnosticati 11 casi (erano 5 la scorsa) ma si tratta comunque di un dato contenuto. Quanto ai centri minori, non si registrano focolai degni di nota. Gli attualmente positivi in regione ieri 16 maggio sono tornati sotto il livello delle 300 unità: ora sono 296 come circa, appunto, 8 mesi fa. Domenica scorsa erano 149 in più di oggi.

Questa la mappa del contagio comune per comune aggiornata a domenica 16 maggio. Sono 51 i centri in cui si registra almeno un caso di infezione, 85 invece quelli ‘liberi’ dal virus.

mappa contagi 16 maggio

Ultimo ma non ultimo, il dato sui vaccini. Dopo lo buona media di poco meno di 2600 inoculazioni al giorno fatta registrare la scorsa settimana, gli ultimi sette giorni sono andati anche meglio. Più di 19mila e 300 le somministrazioni per una media di circa 2700 al dì. Va da sì, si tratta della media più alta di sempre nella nostra regione che attualmente, ribadiamo, ha vaccinato più del 36% (con la sola prima dose) di cittadini residenti e quasi il 17% dei molisani ha concluso il ciclo con entrambe le dosi.

Oggi il Consiglio dei Ministri deciderà il da farsi sulle prossime riaperture, sul famigerato coprifuoco  (dal 19 maggio slitterà alle 23) e sul cambio dei parametri che determinano la colorazione delle regioni. Il Molise è il primo della lista per diventare ‘bianco’ (la data è quella del 1 giugno) e tornare – prudentemente – a una pseudo-normalità.

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