Dopo la tragedia del mottarone

Revisioni e messa in sicurezza, il piano di Funivie per gli impianti. La fune della seggiovia Colle del Caprio sarà sostituita

A che punto sono i lavori a Campitello Matese e Capracotta? Con Nicola Ianiro, l'amministratore unico di Funivie del Molise, la società in house della Regione proprietaria degli impianti, abbiamo fatto il punto. L'attenzione degli amanti della montagna è più alta dopo la tragedia della funivia sul Mottarone e in Molise a breve sarà scelto il progettista e poi l'impresa a cui sarà affidata la manutenzione. "La stagione estiva? Non è a rischio", dice il commercialista

“E’ inaccettabile aspettare una tragedia per poi dare il via ai controlli. Purtroppo penso che tante strutture in Italia non siano a posto e presentino pericoli”. Sono le parole rilasciate in un’intervista al quotidiano Il Giorno dal professore Gianpaolo Rosati, ordinario di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Milano, dopo la tragedia della cabinovia Stresa-Mottarone costata la vita a 14 persone.

L’ennesima sciagura in un Paese che vanta in molti casi infrastrutture datate che dovrebbero essere controllate in maniera puntuale. Ma questo non sempre avviene.

All’indomani della strage sulla vetta incastonata tra i laghi Maggiore e d’Orta, alcune Regioni (Liguria, Friuli, Lombardia, Sicilia per citare qualche esempio) hanno annunciato controlli a seggiovie e cabinovie o confermato la regolarità delle verifiche.

E in Molise? C’è il piano di Funivie Molise, società in house della Regione e proprietaria degli impianti di risalita nelle due località sciistiche di Campitello Matese e Capracotta. Impianti che sono stati affidati alla società Malbatour, vincitrice del bando regionale impugnato dal Comune di San Massimo (il 9 giugno è attesa la sentenza del Tar, ndr).

Prima della riapertura estiva, il periodo cioè in cui i turisti (anche di fuori regione) scelgono una vacanza in montagna e raggiungono Capracotta o Campitello, le strutture saranno al centro di revisioni e altre operazioni di messa in sicurezza. La fune della seggiovia Colle del Caprio di Campitello Matese, ad esempio, sarà sostituita. Ad annunciarlo a Primonumero è Nicola Ianiro, il commercialista di Campobasso e originario di Capracotta, che venne scelto nel 2014 dall’ex Giunta Frattura per guidare Funivie Molise spa. Con lui abbiamo fatto il punto sulla sicurezza degli impianti molisani.

“Ci siamo attivati per tempo, prima della tragedia sul Mottarone, non è un decisione presa oggi”, premette l’amministratore unico di Funivie Molise.

Inoltre c’è un decreto ministeriale del 2015 che fissa le regole, sul cui rispetto vigila l’Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, che fa parte del Ministero dei trasporti) di Napoli: “I controlli sugli impianti della regione sono stringenti“, evidenzia sempre Ianiro.

Per la manutenzione straordinaria degli impianti di risalita di Campitello ci sono i finanziamenti – quasi 3 milioni di euro – stanziati lo scorso 11 febbraio dal governo Toma (con la delibera 26). “Gli impianti devono essere periodicamente soggetti a revisioni particolari“, spiega Ianiro chiarendo che le verifiche riguardano agganci, molle e altre parti delle strutture.

“A Campitello i collaudi erano stati programmati in vista della stagione invernale. Poi a causa della pandemia gli impianti sono rimasti chiusi”, ricorda.

seggiovia Campitello foto visit Matese

In dettaglio, per la seggiovia Colle del Caprio la Giunta Toma ha stanziato 1,6 milioni. E’ la somma più corposa, oltre la metà di quella prevista nel provvedimento regionale. Anche perchè questa struttura, costruita 20 anni fa a Campitello Matese, è la più grande del Molise. E’ soggetta a due revisioni all’anno, una a dicembre per l’inizio della stagione invernale e l’altra a luglio per consentire il trasporto dei visitatori al rifugio posto a 1800 metri di altitudine. “La prima cosa che si controlla è la fune che – spiega Ianiro – viene sottoposta ad una sorta di radiografia, quello che tecnicamente si chiama l’esame magneto induttivo“. Consente di evidenziare le rotture. E “la fune della seggiovia di Colle del Caprio sarà sostituita“.

Il governo Toma ha stanziato fondi (178mila euro) anche per la Capo d’Acqua, la seggiovia monofune più nuova (è entrata in funzione nel 2016), e 187mila euro per la sciovia San Nicola. Altri 913mila euro saranno utilizzati “per altri investimenti” sempre a Campitello.

Una volta ottenuti i finanziamenti, Funivie Molise ha avviato la procedura per la manutenzione degli impianti. “Venerdì – annuncia Ianiro – apriremo le buste per la scelta dei progettisti, ossia degli ingegneri che hanno risposto alla nostra manifestazione d’interesse. Una volta scelto l’ingegnere, sarà svolta un’ispezione sull’impianto per capire gli interventi da fare, se ad esempio un pezzo va sostituito o revisionato. Alcuni interventi sono stati già evidenziati dal nostro direttore di servizio (di Funivie Molise, ndr)”.

Poi si procederà con il bando per affidare i lavori. Operazioni che non metteranno a rischio la riapertura estiva che comunque “sarà decisa dalla società che si è aggiudicata la gestione, la Malbatour”, a detta del vertice di Funivie Molise: “Non ci saranno problemi per l’estate. Gli interventi per la sicurezza già sono stati effettuati. Altri lavori possono essere svolti con l’impianto in funzione, mentre quelli di minore importanza possono essere posticipati” dal momento che “la revisione degli impianti scade a dicembre 2021”.

A Capracotta, dove gli impianti sono stati inaugurati nel 1997 in occasione dei Campionati italiani, “gli interventi sono stati effettuati lo scorso anno, quando il Comune ha ricevuto 500mila euro”, riferisce sempre il commercialista.

Sul versante nord del Monte Capraro – riportano i siti ufficiali – sono stati costruiti uno skilift e una seggiovia che da due opposti lati arrivano entrambi a 1650 metri. Lo skilift Piana del Monte parte da 1560 metri ed arriva a 1650 metri, mentre la seggiovia Sotto il Monte (1380-1650 metri) ha una stazione intermedia che permette di evitare il tratto più difficoltoso della pista Monte Capraro che è composta da un tratto di 1550 m blu e 50 metri medi. Due le piste che scendono dal pendio del monte con alcune varianti, partono da 1650 m ed arrivano a 1380 metri, alla partenza della seggiovia.

(foto Visit Matese)

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