Vaccinazioni

Il malcontento dei prof del Basso Molise, il richiamo sarà a Campobasso. La campagna non si ferma, in arrivo 11mila dosi

Dovranno fare il richiamo a partire da lunedì 24 maggio gli insegnanti che hanno fatto la prima dose AstraZeneca a Campobasso dopo la prima settimana di marzo. Ed è lì che dovranno tornare, anche se provenienti dal Basso Molise e sono soprattutto questi ultimi a non gradire. Intanto la buona notizia è che la campagna vaccinale non si fermerà e riprenderà a pieno ritmo forse già da oggi stesso

Tiene banco in questi giorni la polemica degli insegnanti del Basso Molise che dal 24 maggio in poi (le prime dosi furono somministrate a partire dall’8 maggio e come noto la seconda dose di questo vaccino viene fatta dopo 84 giorni, ndr) dovranno fare il richiamo del vaccino AstraZeneca.

La convocazione non è stata ancora ricevuta perché mancano ancora 5 giorni a lunedì ma molti si stanno interrogando, e stanno subissando di telefonate il numero verde messo a disposizione dall’Asrem, su dove dovranno recarsi. Ancora a Campobasso, al Palaunimol, dove hanno ricevuto la prima dose del preparato anti-Covid? Oppure c’è la possibilità di essere convocati a Termoli, dove nel frattempo è stato allestito un punto vaccinale (il Palairino) che somministra anche il farmaco anglo-svedese dal nome Vaxzevria? “No, al momento questa possibilità non c’è – le parole perentorie del Direttore Generale Asrem Oreste Florenzano -. La priorità è quella di vaccinare il più possibile. Stiamo facendo i salti mortali ma l’obiettivo primario è fare le vaccinazioni, non già garantire la somministrazione ‘al proprio domicilio’”.

Nessuna riprogrammazione degli appuntamenti in un punto vaccinale diverso, dunque, per quanto riguarda la categoria degli insegnanti. “Peraltro i professori che si sono vaccinati in prima battuta al Palaunimol sono rimasti estremamente soddisfatti della macchina organizzativa e hanno fatto i complimenti per l’efficienza della struttura”.

Purtroppo il malcontento serpeggia tra la classe docente (e non) all’idea di doversi recare nel capoluogo una seconda volta laddove – questo il pensiero ricorrente – “ora potremmo farlo in Basso Molise, questa cosa non ha senso”. In ballo ci sono diverse problematiche, vissute diversamente a seconda della soggettività. C’è chi rimarca il disagio dovuto al “pellegrinaggio sulla Bifernina”, chi il fatto che non ha un proprio mezzo per spostarsi e dovrà andare a Campobasso in autobus, chi pensa al maggior tempo che questa operazione comporterà. D’altro canto c’è chi non batte ciglio: “Andrei a vaccinarmi ovunque”.

E dall’Asrem e dalla Regione chi è addetto alle continue riprogrammazioni di una campagna vaccinale non certo semplice da gestire fa notare come anche i cittadini dovrebbero capire che non si può sempre andare incontro alle richieste di tutti. “Anche i cittadini devono capire noi”.

L’ultimo problema – in ordine di tempo – è emerso ieri: dosi quasi finite e rischio di dover far subire uno stop alla campagna regionale di immunizzazione. Nel momento in cui si scrive sulla piattaforma web dedicata alle vaccinazioni risultano disponibili solo 185 dosi. Di ieri la comunicazione ufficiale Asrem che avvertiva del problema, legato a un ritardo di una consegna che di fatto ha comportato una frenata delle somministrazioni che negli ultimi giorni viaggiavano al ritmo di 3mila. I molisani però possono essere rassicurati: oggi arriveranno circa 11mila dosi Pfizer che permetteranno di riprendere a pieno ritmo, forse già da oggi e non da domani come si postulava, la campagna. Dunque non ci sarà alcuno stop né la chiusura temporanea di alcuni dei centri vaccinali.
Pericolo scongiurato.

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