Il punto

Figliuolo alle regioni: prenotazione vaccini per 40enni dal 17 maggio. In Molise si tira il fiato con nuova scorta Pfizer

Tutte le novità della campagna vaccinale, tra annunci e polemiche. In Molise ieri è arrivato un nuovo importante carico di farmaci anti-Covid dell'azienda Pfizer. Confermata la decisione di estendere il richiamo di questo vaccino a 6 settimane

Da lunedì 17 maggio anche i quarantenni, quelli nati tra il 1972 e il 1981, potranno prenotarsi per il tanto agognato vaccino. Questo l’annuncio fatto ieri dal Commissario straordinario all’Emergenza, il Generale Figliuolo, che ha ribadito però come vada sempre data precedenza ai soggetti anziani e fragili, quelli affetti da comorbilità. Come dire, chi è indietro su quel fronte deve continuare a mettere in sicurezza – vaccinando – questi soggetti e solo dopo potrà vaccinare i più giovani.

Ma l’annuncio di Figliuolo il suo effetto lo ha già provocato. Ieri il Generale ha inviato una lettera alle varie Regioni dando loro il via libera alle pre-adesioni dei 40enni a partire dal prossimo lunedì. Che farà il Molise? Ricordiamo che proprio nella nostra regione, nel corso della visita a Campobasso, il Commissario annunciò il via libera alla prenotazione dei 50enni, data fissata il 10 maggio. Sappiamo come è andata: per quel giorno il Molise non si fece trovare pronto ma si rimise in carreggiata il giorno seguente. Non per tutti i cinquantenni, però, ma solo per quelli dai 55 ai 59. Ergo, al momento in Molise mancano all’appello (delle prenotazioni, ndr) ancora i nati tra il 1967 e il 1971. Poi toccherà agli over 40 ma se sarà lunedì 17 la data X al momento non è dato saperlo.

Non è l’unica novità sul fronte della campagna vaccinale. Pochi giorni fa fece discutere la decisione di Figliuolo, ‘sottoscritta’ dal Cts, di allungare i tempi per il richiamo del vaccino Pfizer (il più utilizzato nel nostro Paese) da 21 a 42 giorni. Poche ore dopo l’altolà di Pfizer-Italia con la raccomandazione di attenersi all’impostazione iniziale indicata dalla casa madre (ovvero 3 settimane tra una dose e l’altra). Nonostante ciò, il Commissario non ha cambiato idea e poi sono arrivati a dargli manforte ieri l’Ema (l’agenzia europea per i medicinali) e poi l’Aifa (l’agenzia italiana per il farmaco). Gli enti regolatori sostanzialmente ribadiscono che queste scelte dipendono da loro e che vengono prese anche sulla base dei risultati osservati sul campo, su decine di milioni di persone (in particolare si guardano i dati di Israele, ndr) e non limitati agli studi di validazione effettuati su poche decine di migliaia di casi. Peraltro – argomentano – è lo stesso bugiardino del farmaco che contempla questa possibilità. “Ci si è accorti – ha dichiarato Giorgio Palù, virologo e presidente dell’Aifa – che la seconda dose può essere spostata fino a 42 giorni senza condizionare né la protezione dalla malattia che resta alta, fino al 70%, né la risposta degli anticorpi”.

 

Ma torniamo in senso stretto al Molise, dove ieri 12 maggio è arrivata una scorta di vaccini Pfizer di 10.500 dosi circa. Proprio ieri la nostra regione era arrivata al 98.5% come percentuale tra dosi somministrate su dosi consegnate. Praticamente stavano per terminare le dosi di vaccino nei frigoriferi dei nostri centri vaccinali, anche perchè negli ultimi giorni la media di inoculazioni è stata attorno alle 3mila unità. Poi la nuova fornitura – oltremodo necessaria – che ha fatto salire a 162.225 le dosi consegnate laddove quelle fatte si attestano, nel momento in cui si scrive, a 150.870 (pari al 93% delle consegne). Ieri in Italia invece si sono superate le 25 milioni di somministrazioni.

Per quanto riguarda la nostra regione lunedì 17 dovrebbe esserci una ulteriore novità, invero già annunciata dall’Asrem ma poi smentita nei fatti. Dovrebbe iniziare – finalmente – la consegna dei preparati Janssen, il famoso vaccino monodose che per praticità di utilizzo e conservazione è stato destinato ai medici di base. Non tutti – lo ribadiamo – ma a coloro che hanno dato la loro adesione e che dunque potrebbero iniziare a vaccinare i propri assistiti nei loro studi medici.

Infine, una novità delle novità che potrebbe cambiare il volto della campagna di immunizzazione. Entro fine mese l’Ema si pronuncerà sulla possibilità di estendere il vaccino Pfizer-BioNtech ai giovani tra i 12 e i 15 anni. Per ora l’agenzia regolatoria europea sta esaminando la richiesta e nel giro di due settimane circa potrebbe arrivare l’approvazione e il via libera. Che sarebbe decisamente importante.

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