Il caso tra vinchiaturo e bojano

Chiamata per fare il vaccino con 7 minuti di preavviso: “Sono stata costretta a rifiutare”

Il singolare caso della signora Carmen Ciccotelli che questa mattina è stata contattata dall'Asrem per accompagnare al centro vaccinale di Bojano suo marito con appena sette minuti di preavviso. Costretta a rifiutare per l'impossibilità di raggiungere in tempo la struttura da Vinchiaturo, il paese in cui vive, racconta: "E' assurdo, il vaccino è un diritto non un piacere che ci stanno facendo".

Quando si sono aperte le adesioni per gli over 60, la scorsa settimana, Carmen Ciccotelli e suo marito hanno tirato un sospiro di sollievo. Almeno lui, classe 1958, avrebbe potuto vaccinarsi di lì a poco. E infatti, a una settimana esatta dalla raccolta delle iscrizioni sulla piattaforma regionale è arrivato l’atteso messaggio per ricevere il vaccino. Peccato che abbiano avuto appena sette minuti di preavviso.

E’ un caso singolare, ma anche emblematico della disorganizzazione, quello avvenuto questa mattina, 13 maggio, alla signora Ciccotelli che, in qualità di accompagnatrice di suo marito, ha ricevuto l’sms della convocazione da parte dell’azienda sanitaria regionale. Erano le 9.53, alle 10 la coppia si sarebbe dovuta trovare a palazzo Colagrosso, in piazza della Vittoria, a Bojano dove è stato allestito il centro vaccinale. Loro vivono a Vinchiaturo e da lì il centro dista circa 15 minuti.

convocazione vaccino

“Sono allibita per quanto accaduto – riferisce a Primonumero Carmen – non avrei mai potuto arrivare in tempo e così ho dovuto rifiutare. Ad oggi – è pomeriggio quando ci racconta di questa disavventura – non ho ancora ricevuto la mail per la nuova convocazione e neppure uno straccio di messaggio di presa in carico della rinuncia”.

E’ probabile che, anche se con un legittimo ritardo, il marito della signora Ciccotelli si sarebbe potuto presentare ugualmente al centro vaccinale bojanese e ricevere la sua dose. “Ma è questione di principio, devono capire che siamo persone con dei diritti e non ci stanno facendo un favore quindi aspetteremo la nuova convocazione”.

Generico maggio 2021

E se c’è un caso in cui è opportuno parlare di danno oltre alla beffa è proprio questo. Già perché mentre tutto questo avveniva il sindaco di Vinchiaturo (stesso comune in cui risiede la coppia), Luigi Valente, chiedeva la risoluzione della convenzione tra Asrem e il suo Comune “affinchè il Palasport possa tornare nella piena disponibilità dell’ente per le attività a cui è originariamente destinato”.

In questo palazzetto, infatti, alcune settimane fa è stato allestito il punto vaccinale di Vinchiaturo che non è entrato mai in funzione per motivi che neppure il primo cittadino conosce con certezza. “Pare ci sia carenza di vaccini – scrive Valente – eppure dalle affermazioni che sento sembra che la campagna vaccinale in Molise vada a gonfie vele; leggo dichiarazioni  entusiastiche di record e di primati raggiunti, di punti vaccinali già attivati da tempo in molti centri del Molise che lavorano a pieno ritmo, di vaccini che arrivano continuamente. Tutto ciò mi lascia pensare che, evidentemente, si ritiene non necessaria l’attivazione del centro vaccinale di Vinchiaturo anche se mi amareggia molto che ci abbiano indotto ad allestirlo pur non considerandolo utile”.

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