Appalti & sanità

Cup unico per la sanità, ritardi nei servizi affidati in sub appalto. E l’incubo per i cittadini va avanti

I servizi informatici del nuovo Cup sono stati affidati in sub appalto per una somma di 850mila euro alla società Engineering che avrebbe chiesto una proroga di 52 giorni. A denunciarlo è il consigliere regionale M5S Fabio De Chirico: "Non è stato completato il passaggio delle informazioni sanitarie dal Data Center di Molise Dati. Asrem non si è accorta di niente?". Per l'esponente M5S è a rischio la regolarità della gara e potrebbero esserci ricorsi.

1 giugno 2021. E’ questa la data annunciata per il lancio del nuovo Centro unico di prenotazione regionale, per intenderci quello che con un acronimo viene definito Cup dove ci rechiamo solitamente per prenotare visite ed esami medici da svolgere in ospedale. I disagi lamentati dagli utenti sono stati quasi quotidiani nelle scorse settimane: file, resse, malumori espressi da coloro che hanno perso giornate di lavoro per usufruire del servizio. Difficoltà al Cardarelli di Campobasso, al San Timoteo di Termoli e al Vietri di Larino, in pratica le tre principali strutture pubbliche della provincia.

Questo spiega perchè ci siano aspettative elevate sul Consorzio Nazionale Servizi con sede a Bologna che lo scorso 19 novembre ha vinto la gara per l’affidamento della realizzazione di un sistema regionale di gestione delle agende e delle prenotazioni sanitarie (CUP unico Regione Molise), inclusi i servizi di call center, front office e back office per la durata di quattro anni. Tutto alla cifra di 7,5 milioni di euro. Il contratto è stato stipulato con l’Asrem lo scorso 1 aprile e prevedeva anche la possibilità di subappaltare il 40 percento dei servizi.

A pochi giorni dal debutto del vincitore del bando, c’è un imprevisto sulla strada dell’affaire per rendere più moderno e funzionale il Cup regionale.

Innanzitutto, lo scorso 19 maggio sul sito dell’Asrem è apparsa una delibera con cui viene autorizzato l’affidamento dei servizi informatici con un contratto di sub appalto dal valore di 850mila euro: la società Engineering Ingegneria Informatica Spa con sede a Roma, vincitrice appunto del subappalto, si occuperà tra le varie di cose di soluzioni software (portale e app al servizio dei cittadini).

Anche le attività per i servizi di call center sono state affidate in sub appalto fino al 31 maggio 2026 alla Red Group Italia Srl che ha sede a Roma. L’importo del contratto in questo caso è di 1,2 milioni.

Una di queste due società, la Engineering Ingegneria Informatica Spa, non sarebbe pronta a partire il 1 giugno e avrebbe chiesto una proroga di 52 giorni. A denunciarlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Fabio De Chirico: “Sembrava finalmente tutto pronto e si sarebbe dovuti partire a pieno regime il primo giugno. Ma non sarà possibile rispettare appieno gli impegni presi”.

fabio dei chirico

Ecco perchè: “Il subappalto dei servizi informatici è stato affidato alla Engineering Ingegneria Informatica Spa, che avrebbe dovuto prelevare l’enorme mole di informazioni sanitarie dal Data Center di Molise Dati.

Nel Capitolato Speciale di Appalto, all’articolo 11, era previsto dunque l’utilizzo del Data Center, l’ambiente informatico gestito dall’azienda in house. Fin qui nulla di strano, si dirà. Se non fosse che già a fine dicembre, con una deliberazione della Giunta regionale, si era decisa la definitiva dismissione dello stesso Data Center. Si prevedeva, contestualmente, che quei dati migrassero verso un sistema di archiviazione in cloud, ben diverso dunque da un server fisico dedicato.

È la stessa Molise Dati a comunicarlo, in seguito all’aggiudicazione della gara. Ma evidentemente la Engineering se ne accorge solo il 21 maggio scorso quando, in virtù delle sopraggiunte novità (di cinque mesi prima), chiede con una nota ufficiale altri 52 giorni per valutare nuove soluzioni tecniche. Eppure i tempi di realizzazione avevano un peso significativo nel punteggio finale per assicurarsi l’appalto”.

Tali criticità, per De Chirico, avranno una sola conseguenza: “Il 1 giugno, dunque, il servizio potrebbe partire sì, ma monco. Il nuovo call center potrebbe iniziare a rispondere, ma i suoi operatori dovranno utilizzare ancora l’attuale software. È poi facilmente prevedibile che la proroga richiesta non sarà sufficiente. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, i tecnici di Engineering non si sarebbero ancora mai recati presso la sede di Molise Dati per acquisire le opportune informazioni tecniche”.

Per il consigliere regionale pentastellato, tutto ciò provocherà una situazione di caos. Dunque, chiama in causa l’Asrem: “Cos’ha fatto in questi mesi il Responsabile Unico del Procedimento, nominato dal direttore generale Asrem? Se è grave che la società appaltatrice si sia accorta di queste ‘novità’ con cinque mesi di ritardo, è ancor più grave che non se ne fosse accorta Asrem”.

In pratica, si rischia di arrivare impreparati: “Il contratto definitivo è stato firmato il 1 aprile scorso, è vero, ma la migrazione dei dati verso il cloud è un’operazione che va avanti da diversi mesi e non poteva essere ignorata”.

Anzi, per De Chirico, “potrebbe inoltre venire meno la regolarità dell’intera gara, per il mancato rispetto dell’articolo 2 (i tempi di consegna) e per il superamento dell’articolo 11 (che parlava ancora di Data Center). Ora, nell’attesa dell’adeguamento alle nuove condizioni, ci potrebbe essere spazio per eventuali ricorsi. E allora la consegna ai molisani di un Centro Unico di Prenotazione potrebbe slittare, ancora una volta”. La conseguenza è che le code interminabili di cittadini alle prese con la necessità di prenotare esami non termineranno. Così come non avranno fine nell’immediato le file in ospedale per prenotare visite specialistiche. Ne abbiamo parlato molte volte, riferendo un enorme disagio dovuto a un sistema che non funziona a dovere.

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