3 maggio

Carrese di Ururi e pandemia, una riflessione-preghiera nel giorno della corsa sospesa

Un giorno atteso tutto l’anno quello del 3 maggio per la comunità di Ururi. È il giorno della Carrese in onore del Sacro Legno della Croce, patrono del paese di minoranza linguistica albanese.

Ed è un giorno particolare in tempo di pandemia con lo stop a una tradizione così sentita che fa parte della vita di ogni persona. In questa occasione, Rosaria Occhionero, originaria del paese, ha voluto condividere una riflessione che si fa preghiera per accogliere, nella fede cristiana, questo momento di fatica e incertezza per diffondere un messaggio di speranza, fiducia e amore al prossimo.

ururi carrese chiesa

“Gesù tu che hai portato la croce fino al calvario per salvare il popolo del mondo da ogni peccato, fa che anche noi sappiamo portare la croce come l’hai portata con umiltà, silenzio e fiducia. Anche Pietro ti ha rinnegato tre volte ma tu sei rimasto in mezzo a noi. Gesù il tuo cuore è puro amore per tutti noi, ma noi spesso non sappiamo amare come tu ci hai amato.

ururi carrese

In questo paese sperduto del Molise si trova un pezzetto della tua croce. Questo paese si chiama Ururi, un popolo con origini albanesi, un popolo di lavoratori molto legato alla corsa dei carri che si svolge proprio in onore del Sacro Legno della Croce. Una comunità pronta a dare la propria vita per i carri e per portare sul proprio carro la sacra reliquia. O Gesù, fa che il popolo possa portarti per le vie di Ururi, ai carristi supplico di amarsi l’uno per gli altri, aiutatevi, siate uniti nella fede. Rimanete in Gesù, lui è la salvezza del mondo. Evviva la Croce, evviva Gesù!”

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