Non è ancora la festa, quella vera. Quella che tiene in trepidazioni un’intera città da anni, ma ci si avvicina. Moltissimo.
Questo pomeriggio allo stadio Selvapiana ad accogliere l’arrivo del pullman della squadra del Campobasso in arrivo da Vastogirardi dove si è imposto contro gli altomolisani con due gol (uno di Vitali e il secondo di Cogliati) erano in tanti, tantissimi tifosi. Grandi, giovanissimi e bambini.
L’appuntamento è alle 19.45 davanti “al Selvapiana” ma alle 19,30 è già andirivieni di macchine e tifosi. Sciarpe al collo, striscioni, bandiere e caroselli ravvivano l’attesa mentre al telefono comunicano che il pullman è “a Bojano”. L’intercalare urlato a squarciagola è la “carta d’identità” di quel Campobasso che spesso si è piegato ma non si è mai spezzato: “Iamm bell”. E ancora: “Rall mo”. E poi: “Siamo il Campobasso e adesso C siamo”.
Arriva il pullman, esplode la festa. Fuochi d’artificio alle spalle dello stadio, fumogeni colorati, cori infiniti per accogliere gli undici che oggi hanno avvicinato il traguardo – mera scaramanzia – che molti (tutti in realtà) assaporano già.
E’ un tripudio al Presidente Gesuè che arriva anche lui dietro al pullman e viene fermato dai tifosi che manifestano riconoscenza e soddisfazione. Poi è il momento della squadra che partecipa ai cori, immortala la festa con immagini e video, si canta, si urla e si spera. La serie C è alle porte.
commenta