Il nuovo approccio

Campobasso come Milano: isole pedonali tattiche per “riabitare la città e attirare turisti”

Approvata quasi all’unanimità la proposta del Pd. Maggioranza e opposizioni lavorano assieme per porre le basi per una nuova idea di urbanistica 'tattica' che preveda installazioni orizzontali su alcune strade da destinare nel corso dell’estate a isole pedonali speciali. E nei piazzali delle scuole arriveranno presto i giochi tradizionali.

L’urbanismo tattico è un nuovo modo di pensare le città. Da qualche anno a questa parte sta prendendo piede questo tipo di approccio di pensare l’urbanistica. In cosa consiste? Non c’è una risposta univoca a riguardo. Gli esempi più importanti arrivano dalle grandi città europee, con Milano sempre in prima fila. Si tratta di una sorta di ribaltamento di prospettive: non più idee di urbanisti o architetti calare dall’alto ma coinvolgimento vero dal basso, con idee e progetti provenienti dagli stessi cittadini.

Perché non attuare tutto ciò anche a Campobasso? Innanzitutto, bisogna mettersi d’accordo su cosa si intenda per “tutto ciò”. “L’idea è quella di individuare delle aree ad uso esclusivamente pedonale con installazioni soprattutto orizzontali, ovvero disegni per esempio geometrici colorati sull’asfalto, installazione di panchine, fioriere particolari, ma anche presenza eventuale di gruppi musicali”. Questo è il modo appassionato in cui presenta la proposta, in sede di mozione all’interno del Consiglio comunale, il capogruppo del Partito Democratico, Giose Trivisonno. Che aggiunge: “Vorrei che questa proposta venisse condivisa da tutti per discuterne in commissione”.

Detto fatto, nel senso che la presidente della commissione ambiente, Evelina D’Alessandro, accoglie con favore la mozione: “L’argomento è affascinante e credo possa aumentare il senso civico dei cittadini. L’urbanismo tattico infatti permette di realizzare progetti modificando gli spazi pubblici temporaneamente dando loro con un alto risvolto comunicativo. Si tratta di un sistema innovativo a basso costo, dal valore sperimentale e comunicativo”. In tal senso, l’amministrazione è già attiva grazie alla recente realizzazione delle strisce pedonali colorate in diversi punti della città e c’è un altro progetto in cantiere, spiegato dall’assessore Simone Cretella.

“Vogliamo riqualificare gli ampi piazzali di alcune scuole, dando l’opportunità ai bambini di riscoprire i giochi di una volta” spiega. “L’urbanismo tattico è applicabile a diversi ambiti. Come amministrazione abbiamo aderito a questa metodologia e l’intento è proseguire su questo solco”.

Trivisonno lancia anche qualche idea: “Ho immaginato per questa estate la chiusura al traffico della strada del distretto militare che non ha residenti per dar vita all’urbanismo tattico, vista anche l’adiacenza della Villa Musenga. Una sperimentazione fatta di colori e idee nuove che supportino la ripresa – si spera – economica anche delle attività commerciali come accaduto la scorsa estate quando in città c’è stato un ottimo afflusso di turisti. Ecco, favorire la fruizione di pasti, gelati, o quant’altro andrebbe a vantaggio delle attività commerciali. Bisogna aggiungere che nell’urbanismo tattico viene usata spesso la geometria orizzontale. Considerando che Campobasso è già nota per la bellezza dei suoi murales, potrebbe essere coinvolta anche l’associazione Malatesta per dar vita ai primi murales in orizzontale”.

Dunque, una sorta di fusione tra bellezza e funzionalità che Campobasso vuole sposare: la proposta viene approvata quasi all’unanimità con il solo voto contrario del consigliere di Fratelli d’Italia, Mario Annuario, il quale sottolinea che “vada fatta prima la manutenzione poi si può pensare al resto”.

Foto Camilla Falsini

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