Campobasso

Autista bus aggredito, Faisa Cisal: “Aziende trasporti siano parte civile”

Il sindacato Faisa Cisal stigmatizza quanto accaduto a un autista di Campobasso che nei giorni scorsi è stato aggredito da un ragazzo di appena 17 anni che era stato rimproverato perché salito sull’autobus senza mascherina.

“Mettiti la mascherina”, ma l’altro lo riempie di botte. Autista di bus ferito, 17enne denunciato

“Apprendiamo con dispiacere dell’aggressione ricevuta qualche giorno fa da un operatore in servizio, cui esprimiamo la nostra solidarietà, presso il terminal bus di Campobasso. Il lavoratore era impegnato nella vendita e nel controllo a terra dei titoli di viaggio e, a quanto riportato dai giornali, sembrerebbe che il lavoratore sia stato aggredito per aver richiamato un passeggero sprovvisto di mascherina”.

Per il sindacato “questi spiacevoli episodi stanno trasformando, negli ultimi mesi, i terminal in teatri di gravi atti di violenza fisica e verbale, aggravati dalla totale indifferenza delle aziende del trasporto pubblico locale. Questo atteggiamento di trascuratezza compromette non solo la tranquillità dei viaggiatori, per l’insicurezza del servizio offerto, ma creano disagi e senso di incertezza anche sui dipendenti. Quanto accaduto era nell’aria, visti i precedenti episodi di attacchi verbali nei confronti degli autisti a causa del mancato rispetto di alcuni viaggiatori delle norme anti pandemia a bordo dei mezzi e dell’obbligo della vendita dei biglietti a terra. Non si dovrebbe permettere che si consolidi la falsa convinzione che sui mezzi di trasporto pubblico si possa agire indiscriminatamente restando impuniti, pena la diffusa ed errata percezione che quei luoghi non sono più presidi di sicurezza. Non è sufficiente la solidarietà (al momento inesistente), servono azioni concrete col fine di mettere in atto adeguate contromisure, attraverso la costituzione di un tavolo che coinvolga prefetti, regione, aziende e sindacati”.

Infine Emilio Santangelo di Faisa Cisal conclude: “Sarebbe inoltre auspicabile da parte delle aziende, quale segnale tangibile di difesa dei propri dipendenti e dei beni aziendali, innanzitutto costituirsi parte civile nei confronti degli aggressori e poi mettere a disposizione dei lavoratori i propri legali per la difesa nelle aule giudiziarie, nonché sottoscrivere un’assicurazione che tuteli i lavoratori per il futuro”.

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