Anche il senatore molisano Fabrizio Ortis interviene sulle dimissioni del direttore dell’ospedale di Termoli, Gianni Serafini, che ha deciso di gettare la spugna dopo due mesi dall’incarico. La notizia è diventata ufficiale oggi, 29 maggio.
Quello del parlamentare diventa un attacco nei confronti dei vertici della politica e della sanità regionale.
“Il Molise è quella regione dove si dimette – costretto dallo stato di lassismo generale – chi lavora per il bene comune, con grande impegno, sacrificio e dignità. Chi invece avrebbe dovuto dimettersi da un pezzo per palese inadeguatezza continua imperterrito a rivestire incarichi apicali in sanità, lautamente retribuiti e con il placet del presidente della Regione Toma. E i risultati si vedono, eccome!”, l’accusa di Ortis.
Che poi osserva: “Serafini ha amaramente dovuto gettare la spugna dopo essersi accorto di aver agito inutilmente e senza risultato, rifiutandosi di diventare corresponsabile della situazione di degrado che affligge la nostra sanità pubblica. La sensazione è che le sue siano state dimissioni indotte, perché il dottor Serafini evidentemente non era un ingranaggio funzionale agli apparati di governo e a scelte compite in altre stanze. L’esito di questa storia – conclude il senatore – è l’ennesima mortificazione di un territorio e dei suoi cittadini, piegati alle logiche perverse del clientelismo sanitario che da troppo tempo sta affossando la nostra regione”.
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