Il cantiere è stato aperto solo lo scorso febbraio e da allora l’ex autoporto e le decine di alberi che lo circondavano sono un ricordo. Al loro posto sta sorgendo il nuovo polo Amazon di San Salvo, a pochi chilometri dalla Statale Trignina e dal confine con il Molise. Nelle scorse ore sono stati installati i primi pilastri e l’impressione è che il cantiere della Engineering 2K spa (il contraente generale per conto di Amazon) stia procedendo molto spedito e i tempi per l’apertura prevista fra l’estate e l’autunno 2022 potrebbero essere rispettati.
Si tratta di un insediamento produttivo particolarmente atteso non solo per San Salvo e l’Abruzzo, ma anche per il Basso Molise. Appare chiaro infatti che i 3.150 posti di lavoro annunciati per il complesso che farà da polo di smistamento delle merci in gran parte del centro sud Italia, fanno gola a tantissimi molisani.
L’insediamento Amazon si collocherebbe infatti alla pari con la Fiat Stellantis di Termoli in quanto a dipendenti e potrebbe rappresentare un’importante alternativa per un territorio sansalvese che negli ultimi mesi sta affrontando pesanti criticità in due delle maggiori fabbriche del territorio: la Pilkington e la Denso.
C’è fame di lavoro sia in Abruzzo che in Molise e pur se ci sarebbe molto da discutere sulle condizioni di lavoro all’interno del gruppo Amazon, non si può negare come tanti molisani siano interessati a questo insediamento, senza contare che la società di Jeff Bezos potrebbe trascinare tanti altri investimenti, dalla logistica ai trasporti, fino alla ristorazione.
La sistemazione dei pilastri del capannone è un segnale chiaro della volontà di aprire in tempi rapidi. Per altro a seguire dovrebbe vedere la luce un altro grande magazzino Amazon, sicuramente più ridotto e non strettamente dipendente a quello di San Salvo. Si tratta del centro di stoccaggio per elettrodomestici da 25 ettari che dovrebbe aprire a Termoli l’anno successivo, probabilmente entro la primavera 2023.
Anche lì ci sono in ballo numerosi posti di lavoro, circa un quarto rispetto a quelli di San Salvo: si prevede infatti un’occupazione per 800 persone, escluso l’indotto. L’accordo con il Cosib sembra in dirittura d’arrivo, specie dopo il via libera ai lavori per la messa in sicurezza degli argini del Biferno, che favoriranno l’arrivo di nuove industrie al Nucleo di Termoli.