Dopo la sentenza della consulta

1400 Comuni indebitati, si pensa a una norma-ponte per l’approvazione dei bilanci

Nuova riunione della Commissione Questione regionali con l'audizione dell'Anci. L'onorevole Federico: "Siamo al lavoro per valutare la possibilità per i Comuni di spalmare buona parte dei debiti in un arco temporale più lungo facendo leva sul criterio di armonizzazione dei bilanci"

In attesa di una soluzione definitiva, si sta pensando ad una norma-ponte per consentire ai Comuni indebitati quanto meno di approvare i bilanci. In tutta Italia ci sono 1400 enti che sono a rischio dissesto o in pre-dissesto finanziario.

Le ultime novità sulle misure in favore delle amministrazioni locali sono emerse oggi, 19 maggio, in commissione Questioni regionali, che ha ospitato l’audizione dell’Anci (Associazione nazionale piccoli comuni). Alla seduta è intervenuto anche il parlamentare molisano M5S Antonio Federico che ne ha riferito l’esito in una nota stampa.

Fermo restando che “l’obiettivo è una soluzione strutturale”, argomenta il deputato campobassano, “è allo studio una norma-ponte che consenta ai 1400 Comuni a rischio default di approvare i bilanci entro fine maggio, ma siamo al lavoro per trovare una soluzione definitiva, tarata sulle esigenze di tutti gli enti locali senza pregiudizi geografici”.

La commissione Questioni regionali si è svolta alla luce della sentenza della Consulta che di fatto ha cancellato la possibilità per gli enti locali di restituire alcune anticipazioni di liquidità in 30 anni.

“In pratica – spiega il deputato – siamo al lavoro per valutare la possibilità per i Comuni di spalmare buona parte dei debiti in un arco temporale più lungo facendo leva sul criterio di armonizzazione dei bilanci. In quest’ottica lo Stato potrebbe accollarsi una parte di questi debiti, tuttavia la soluzione, che auspico possa essere contenuta già nel decreto Sostegni bis, va calibrata per non incorrere in un nuovo stop della Corte Costituzionale”.

Antonio Federico

Il confronto proseguirà nei prossimi giorni quando in commissione interverranno i rappresentanti dei ministeri di Economia, Interno e Affari regionali.

“Bisogna superare la stretta logica dei numeri – aggiunge Federico – puntando sulla concertazione e lavorando a ritmo serrato per sostenere tutti i Comuni in difficoltà con un duplice obiettivo: oggi garantir loro stabilità finanziaria, domani consentirgli di mettere a terra senza problemi i progetti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr)”. .

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