Campobasso

Un murale in onore della banda partigiana di Trivento. “Per Giovanni e Mary, uniti nella Resistenza e nella vita”

Il 25 aprile è stato inaugurato in via Martiri della Resistenza un ‘muro’ che commemora Giovanni Porfirio, la compagna Mary Neimar e la banda che operò sulla morgia di Pietrafenda. Fondamentale l’apporto dello storico Fabrizio Nocera, di Casa del Popolo, Malatesta Associati e Frammenti Liberi, oltre che lo spirito tenace di Michele Messere, residente nel condominio della piccola strada del capoluogo.

“O partigiano, portami via, che mi sento di morir…”. Riecheggia ‘Bella Ciao’ in via Martiri Molisani della Resistenza e si respira aria nuova, intrisa di storia, di valori spesso perduti per strada. Nel giorno simbolo del 25 aprile è stato inaugurato un murale emblematico, evocativo, emozionante, dedicato alla storia drammatica e romantica assieme di due partigiani molisani uniti nel combattere i nazifascisti e nella vita.

Murales via Martiri della Resistenza Campobasso

“Il mio muro è un omaggio alla banda partigiana di Trivento, capeggiata da Giovanni Porfirio e Mary Neiman, con base operativa nella morgia di Pietrafenda. E’ stato bello. E ancora mi porto addosso le emozioni” commenta l’artista campobassana Claudia Romagnoli, in arte ‘Croma’, assistita dall’arte grafica di ‘Smake’.

Croma artista murale

Un’opera che campeggia sulla facciata di un palazzo della piccola strada che è una traversa di via Montegrappa. Ed è stata voluta fortemente da Michele Messere, residente che l’anno scorso ripulì la targa della strada. Il tutto è stato reso possibile grazie all’associazione Malatesta Associati, a ‘Fermenti liberi’ e ‘Casa del popolo’.

Murale via Martiri della Resistenza Campobasso

Fondamentale la ricostruzione storica dell’ottimo Fabrizio Nocera, che ci raccontò qualche mese fa proprio le vicende della banda partigiana di Trivento che salvò la vita di almeno 1500 di prigionieri alleati.

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È bello veder sventolare il tricolore da diversi balconi: la testimonianza di chi ha vissuto quei giorni e i racconti dei nonni che purtroppo si fanno sempre più rari visti gli anni che passano sono un patrimonio di inestimabile valore per le generazioni future. Tra l’altro il 25 aprile erano presenti tanti ragazzi, oltre che cittadini onorati di poter celebrare l’anniversario della Liberazione dell’Italia da nazisti e fascisti.

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