I versi

San Giuliano di Puglia, una poesia per ricordare Giuseppina Barbieri

Proseguono i “Versi in quarantena”, pubblicati dall’Editrice Lampo, con la poesìa “Addio a Giuseppina Barbieri”.  Con questa nuova composizione poetica in versi liberi, l’autore, il professor Luigi Pizzuto, ricorda la collaboratrice scolastica della Scuola degli Angeli di San Giuliano di Puglia, scomparsa di recente a causa del Covid-19. Giuseppina Barbieri, memoria storica del sisma del 31 ottobre 2002 e della scuola più sicura d’Italia, era dotata di uno spirito guerriero sorridente, capace di assicurare, con lucidità, ospitalità, sorveglianza e sicurezza.

 

 

Addio a Giuseppina Barbieri *

 

Nel fondo dell’abisso

scorre vivo

il sangue saraceno

anche dopo l’ultimo respiro

Il Covid-19

senza preavviso

interrompe il flusso indomito

a Cerignola

presso la Valle dell’Ofanto

 

Nell’intimo si avverte

il tonfo della morte

Nel vuoto scompare

un pezzo di vita reale

Il dolore graffia

si stampa nel buio

diviene amaro e cupo

 

Incredula e muta

la mamma

bacia le tue spoglie

Tutta sola le raccoglie

Sale in alto

sotto il sole della gloria

Si riposa

 

Nel tempio della luce

una scìa di fiaccole processionali

tutte in fila

brilla come lucciole

nel cielo dell’infinito

 

In questo mondo di colori

corrono festosi

i piccoli angeli

tutti i giorni

come farfalle

tra praterie d’ambrosia sterminate

e nuvole d’incenso profumate

Si radunano con la maestra

al suono delle chiarine

Intonano un canto di voci divine

Evocano Giuseppina

in cammino

gioiosa come sempre

tra ali di sorrisi

per abbracciare

l’amore sempiterno

di Colui

“che move il sole e l’altre stelle”

 

San Giuliano di Puglia, venerdì 9 aprile 2021         Luigi Pizzuto

parco della memoria san giuliano di puglia

*Giuseppina Barbieri, collaboratrice scolastica di San Giuliano,  è venuta a mancare  il 30 marzo 2021,  all’età di  64 anni,  nel Reparto di  Rianimazione dell’Ospedale Tatarella di Cerignola, in provincia di Foggia, a causa del Covid-19. Diciannove giorni prima era scomparsa la mamma all’età di 91 anni. Un destino crudele e cieco l’ha strappata alla vita.  Il 31 ottobre 2002 Giuseppina Barbieri è sopravvissuta al crollo della Scuola Jovine di San Giuliano di Puglia.  La ricordiamo tutti con lo sguardo puntato sulle macerie, col viso e le mani sbiancate dalla polvere, alla ricerca delle persone sepolte. Qui è in prima linea con i soccorritori. Si distingue per le sue spiccate e lucide capacità d’intervento nei primi momenti di questa prima fase d’emergenza. Senz’altro la più lunga e la più dolorosa. Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito a Giuseppina Barbieri la Medaglia d’Argento al merito civile con la seguente motivazione: “In occasione di un violento e disastroso terremoto che causava il crollo di un edificio scolastico, estratta dalle macerie, rifiutava il ricovero in ospedale, rimanendo sul luogo del disastro per fornire ai soccorritori elementi utili alla rapida localizzazione delle classi ed al recupero delle persone rimaste intrappolate. Splendido esempio di elevato senso altruistico e spirito di servizio. 31 ottobre 2002, San Giuliano di Puglia (Campobasso). La scuola perde un pezzo di “memoria storica” attiva e determinata nel suo agire quotidiano. Nel suo lavoro era attenta e non si risparmiava mai. Da collaboratrice scolastica ha visto crescere intere generazioni.   Possedeva un carattere affidabile ed aperto con chiunque. Lo manifestava con un linguaggio schietto e pieno di simpatìa, animato da un lessico profondamente legato alle proprie radici. Grazie alla sua spontanea ospitalità, faceva sentire più forte il tono della voce per offrire il classico caffè, che a scuola per gli ospiti non doveva mancare mai. L’empatìa tratteggiava il suo stato d’animo e la sua vivace personalità. Nell’ ambiente di lavoro era una figura di riferimento. I suoi interventi sicuramente davano modo di ricreare una buona dose di sinergìa umana, oggi più che mai senz’altro utile e necessaria all’ambiente educativo della scuola, per farlo diventare “meno virtuale” e sempre “più reale” ed umano. Nella sua naturale visione coltivava puntualmente tali valori. Tra gli spazi educativi della Scuola degli Angeli di San Giuliano è difficile dimenticare la sua presenza, dotata di uno “spirito guerriero” sorridente, sempre pronto ad assicurare sicurezza, sorveglianza ed accoglienza. Giuseppina operava così. Era la maestra di tutti i bambini. Sapeva rincuorarli al momento opportuno. Oggi la ricordano grandi e piccini.

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