Serie d

“Salutate la capolista”: il grido di battaglia dei Lupi vogliosi di una C che manca da 8 anni

Il Campobasso si è sbarazzato della seconda e della terza in classifica in successione e punta dritto all’obiettivo stagionale della promozione. Mister Cudini tiene i piedi per terra: “Gestire l’aspetto mentale sarà sempre più importante man mano che il traguardo si avvicina”.

Era il maggio del 2013 e il Campobasso si salvava sul campo nel campionato di Seconda divisione. Ma un altro fallimento era dietro l’angolo e infatti ad agosto si ripartì dall’Eccellenza. Sono passati otto anni e i Lupi ce la stanno mettendo tutta per far tornare ad assaporare alla piazza il gusto del calcio professionistico. Tanto più che si tratterebbe di un salto importante, verso la terza serie nazionale, che in assoluto manca dal 1978, anno della riforma. Ma piano con i voli pindarici.

La classifica dice che i Lupi sono primi, con un vantaggio di 5 punti sulla seconda Notaresco. Le altre hanno ormai mollato la presa, è una corsa a due. Gli scontri diretti, in realtà, hanno detto che i molisani sono nettamente superiori agli abruzzesi ma poi contano le vittorie anche contro le piccole e qualche inciampo qua e là. Certo che affossare la vicecapolista e dieci giorni dopo abbattersi sull’ex terza della classe non è da tutti i giorni. Bontà e compagni ci sono riusciti e sono in vetta con pieno merito.

“Non siamo stati intensi nel gioco come a Notaresco”: cerca di fare il ‘pompiere’ (giustamente) Mirko Cudini, voglioso come tutti di andarsene in fuga ma costretto a fare i conti con una resistenza avversaria ferrea. In effetti, i teramani si sono andati a prendere tre punti pesantissimi a Castelfidardo e mercoledì potrebbero accorciare nel turno infrasettimanale che quasi sicuramente non vedrà impegnata la squadra del capoluogo per via dei contagi che hanno colpito il Vastogirardi.

Abbraccio Bontà-Cogliati campobasso calcio

Poi però il tecnico ha parole di elogio per i suoi: “Portiamo a casa tre punti preziosi, siamo stati bravi nella ripresa ad abbassarci un po’ nel pressing e a ripartire molto bene riuscendo a segnare altri tre gol. Non era affatto facile, nonostante il risultato sia ampio”. Lupi d’attacco e di difesa, allo stesso tempo. È questa la forza di una formazione che vanta 49 reti all’attivo e solo 20 al passivo. In entrambi i casi nessuno ha fatto meglio. Sarebbe stato strano il contrario.

Come detto, il calendario prevede per dopodomani, 14 aprile, una giornata infrasettimanale che molto probabilmente non si giocherà. Ecco perché Cudini è già proiettato alla Vastese: “Avremo l’opportunità di preparare al meglio questa sfida, che giocheremo in casa. Prendiamo il lato positivo e attendiamo le decisioni della Lega che dovrebbe stoppare il campionato dal 25 aprile per permettere la disputa di diversi recuperi. Magari smaltiremo anche noi i nostri”.

Il vantaggio sul Notaresco resta di 5 punti: “Il divario sulla terza si è ampliato, anche se tutto può ancora succedere. Manteniamo i 5 di vantaggio sul Notaresco. Al di là di questo, c’era voglia di rirenderci quanto lasciato all’andata, non avevamo fatto una buona partita ma qualcosa non era andato per il verso giusto e c’era un po’ di rammarico”.

Decisivo ora sarà “l’aspetto mentale, che diventa sempre più importante visto che le partite diminuiscono e il traguardo si avvicina. C’è ancora da lavorare anche sotto il profilo fisico ma penso che dopo la sconfitta contro l’Albalonga la squadra abbia assunto una maturità e un atteggiamento mentale nella partita importanti. Ci abbiamo lavorato e ho avuto buoni riscontri”.

Foto Giuseppe Terrigno

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